E’ proprio vero: la scuola è dei bambini. Ma prima dei bambini dobbiamo trovarci dei bravi insegnanti. Chi ha dei figli in età scolare lo sa bene. Nel giardino crescono bene o non crescono affatto le pianticelle se non vi è la cura costante ed amorosa del giardiniere. Così nella scuola. Un buon “maestro” è colui che crea le condizioni ottimali per la crescita del bambino.

A Bovalino circa 150 bambini del plesso scolastico “Borgo” hanno dato vita ad una attività scolastica “corale” attraverso un percorso storico-ambientalistico-naturalistico, sottesa da un denominatore comune: l’arte.    “L’arte in classe” è infatti il titolo del POF che il Dirigente scolastico prof. Francesco Sclapari ha autorizzato all’interno delle attività curriculari di ogni singola classe. Un’esperienza quasi “esplosiva” e perciò “corale”, non tanto per il numero dei ragazzi e degli insegnanti coinvolti,  quanto per la varietà dei mezzi utilizzati per un “racconto” diverso dalle normali attività che in genere vengono espresse nella scuola primaria. Qui, i ragazzi hanno sperimentato, con l’aiuto dei docenti e, finalmente, anche dei genitori, le tecniche della fotografia, della pittura, del decoupage, dell’utilizzo di quanto dovrebbe essere riciclato e non buttato nella spazzatura, ma soprattutto una gioiosa scoperta della storia: dalla preistoria al 476 d.C. attraverso la costruzione dei simboli essenziali del periodo storico trattato: palafitte, la civiltà dei fiumi, l’Egitto, la Grecia, gli Etruschi, Roma. Manufatti in canna, legno, argilla per giungere al ragionamento sull’ecologia e sul rispetto dell’ambiente. Interessante la “scoperta” dei colori (tempera, olio, acrilico, smalto, vernice) inventando paesaggi da sogno o, come nel caso dei ragazzi di IV e V delle forme astratte e avveniristiche, frutto della fantasia esplosiva di chi vive il Terzo Millennio in una modalità ultrasonica. Alla manifestazione inaugurale sono intervenuti oltre il Dirigente Sclapari il quale si è complimentato con  i ragazzi e con gli insegnanti ed il personale Ata, molti insegnanti del plesso “Borgo” e del “Centro”, genitori e tanti nonni che hanno voluto testimoniare l’amore verso i nipotini partecipando ad un bouffet organizzato dalle mamme le quali hanno ringraziato le maestre, il personale non docente per quanto espresso dai propri ragazzi a testimonianza di una scuola che deve diventare sempre fucina del “fare” affinché i bimbi acquisiscano valori certi che si fondano sulla valenza della famiglia, la legalità, per affrontare con consapevolezza la vita  che è rispetto delle regole, dell’ambiente, degli “altri”, di tutti gli altri. Un’esperienza, come detto, didatticamente importante perché sono state aperte le porte al pubblico non come momento di curiosità o di “esposizione” delle capacità “artistiche” dei ragazzi, ma come comunione di collaboratività per una scuola sempre più impegnata per la crescita morale e culturale dei giovani.

Domenico Agostini ilpaese.info

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