L’IRCCS Policlinico di Sant’Orsola raggiunge nuove vette nei trapianti di cuore, di fegato, di rene e di polmone. Oltre il 16% degli organi trapiantati viene prelevato da un donatore a cuore fermo.
Le sale chirurgiche Policlinico di Sant’Orsola non sono mai state così impegnate. Nel corso del 2023, infatti, l’IRCCS ha registrato il suo nuovo record storico nei trapianti di cuore, ma anche di fegato e di polmone. Nel complesso sono stati utilizzati 334 organi (il 18% in più rispetto all’anno precedente), la metà del totale regionale.
Colpisce, in particolare, il dato delle donazioni a cuore fermo (DCD), ossia degli organi prelevati da donatore la cui morte è stata accertata con criteri cardiologici e non encefalici. Una tipologia di trapianto decisamente più complessa ma capace di offrire una risposta a tanti pazienti in lista d’attesa: soltanto nel 2023 al Policlinico Sant’Orsola ne sono stati completati 54, compreso il primo trapianto di cuore da donatore a cuore fermo eseguito in Emilia-Romagna.
“Tecniche innovative, elevata accettazione degli organi, sinergia tra i reparti e con gli ospedali del territorio. È grazie a questi elementi che si spiegano i risultati di questo anno eccezionale – spiega il professor Gaetano Gargiulo, direttore del Dipartimento Cardio Toraco Vascolare dell’IRCCS Policlinico di Sant’Orsola – Dietro ognuno di questi numeri c’è una vita salvata. E questa, per noi, è una soddisfazione più grande di ogni record”.
L’anno d’oro dei trapianti di cuore. Nel 2023 i cardiochirurghi dell’IRCCS hanno eseguito in totale 50 trapianti di cuore, quattro dei quali da donatore DCD. Un dato in forte aumento rispetto alla media degli ultimi anni, ferma attorno a quota 30 trapianti. Ma soprattutto, il numero più alto dal 1997 (anno di istituzione del CRT regionale) ad oggi.
In aggiunta ai 41 interventi realizzati dal programma adulto della Cardiochirurgia diretta dal professor Davide Pacini, la cifra tonda è stata raggiunta anche grazie ai 9 trapianti eseguiti su pazienti pediatrici o con cardiopatie congenite seguiti dall’equipe di Cardiochirurgia pediatrica e dell’età evolutiva, diretta dal professor Gaetano Gargiulo. L’IRCCS Policlinico di Sant’Orsola è infatti l’unico centro cardiologico-cardiochirurgico in Italia a vantare la possibilità di seguire il paziente dalla diagnosi prenatale a tutta l’età adulta garantendone una presa in carico totale durante l’intero arco di vita e offrendo a tutte le fasce di età l’opzione del trapianto e delle assistenze meccaniche.Tale risultato è raggiunto anche grazie al lavoro sinergico delle unità operativa di Insufficienza Cardiaca e Trapianti, diretta dal professor Luciano Potena, e di Cardiologia Pediatrica e dell’Età evolutiva, diretta dal dottor Andrea Donti.
Anche per i trapianti di polmone si è chiuso un anno record: 14 quelli eseguiti dalla Chirurgia Toracica diretta dal professor Piergiorgio Solli, 5 in più rispetto al 2022.
Infine, numeri record anche per i trapianti addominali. La Chirurgia epatobiliare e dei trapianti diretta dal prof. Matteo Cescon, la Chirurgia addominale nell’insufficienza d’organo terminale e nei pazienti con trapianto d’organo diretta dal prof. Matteo Ravaioli, la Nefrologia, dialisi e trapianto diretta dal prof. Gaetano La Manna, la Medicina Interna per il trattamento delle gravi insufficienze d’organo diretta dalla prof Maria Cristina Morelli e la Medicina interna, malattie epatobiliari e immunoallergologiche diretta dal professor Fabio Piscaglia hanno collaborato per portare a termine nel 2023 139 trapianti di fegato e 131 trapianti di rene, 31 dei quali da vivente. Si tratta, in entrambi i casi, del dato più alto mai registrato nella storia dell’IRCCS Policlinico di Sant’Orsola.
La macchina dei trapianti. Alla buona riuscita di un trapianto non lavorano però soltanto i chirurghi, ma decine e decine di professionisti fuori e dentro l’ospedale. Oltre al fondamentale coordinamento del Centro Riferimento Trapianti dell’Emilia-Romagna diretto dal dott. Nicola Alvaro, che ha sede proprio all’interno del Policlinico di Sant’Orsola, vanno menzionati i contributi dell’Anatomia Patologica diretta dalla prof.ssa Antonietta d’Errico, dell’Anestesia e Rianimazione CTV (Cardio-toraco-vascolare) diretta dal prof. Andrea Castelli, della Microbiologia diretta dalla prof.ssa Tiziana Lazzarotto, della Terapia Intensiva diretta dal prof. Antonio Siniscalchi e di tutti gli infermieri e i perfusionisti dell’IRCCS.
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Nella foto sotto il Prof. Gaetano Gargiulo