Nel pittoresco borgo di Bivongi, immerso tra i suggestivi paesaggi della Calabria, si sta consumando un fenomeno che mina la serenità degli abitanti: una serie di furti che prendono di mira gli appartamenti nel centro storico. L’ultima ondata di criminalità ha colpito tre abitazioni nel rione Migliolo, portando via non solo oggetti di valore, ma anche il senso di sicurezza dei residenti.

La cronaca dei furti rivela un modus operandi audace e sfacciato: tre appartamenti adiacenti, alcuni all’interno dello storico palazzo Bombardieri, sono stati scassinati e saccheggiati senza pietà. Proprietari provenienti da varie parti d’Italia, alcuni dei quali rientrati precipitosamente dopo l’allarme, hanno trovato le loro case ridotte a uno stato di caos e spogliate anche dei beni più banali, come l’olio d’oliva conservato in cucina.

La reazione della comunità non si è fatta attendere: sempre più persone si sentono insicure nel loro ambiente domestico e alcuni, per paura di essere le prossime vittime, evitano di uscire di casa o preferiscono delegare le faccende quotidiane ad amici o parenti.

Ciò che più preoccupa è che questi furti non sono un evento isolato, bensì un problema persistente che si ripete nel tempo, colpendo appartamenti chiusi che vengono riaperti durante il periodo estivo o nelle festività natalizie e pasquali. Gli anziani del luogo, con un briciolo di nostalgia, ricordano i tempi in cui potevano lasciare le porte aperte senza il timore di essere derubati.

Le richieste d’aiuto alle autorità competenti non sono rimaste inascoltate: fin dal 2015, le varie amministrazioni locali hanno sollecitato l’installazione di sistemi di videosorveglianza per contrastare il dilagare della criminalità. Tuttavia, il sindaco Felice Valenti ha ricevuto risposte sconcertanti, che negavano l’urgenza di tale misura sostenendo che Bivongi non fosse considerato un luogo a rischio. I recenti eventi dimostrano invece che la realtà è ben diversa.

In questa situazione di emergenza, la comunità di Bivongi si trova ad affrontare una sfida che va oltre la mera sicurezza materiale: si tratta di difendere il proprio senso di appartenenza e di proteggere lo spirito autentico di un luogo ricco di storia e tradizioni. La speranza è che le istituzioni prendano finalmente sul serio questa problematica e adottino misure concrete per garantire la sicurezza e il benessere di tutti i cittadini.

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