Il culto di Maria Santissima Mamma Nostra a Bivongi ha radici profonde, risalenti al 1710, quando la devozione popolare si consolidò attorno alla figura di Santa Maria del Popolo. Con l’arrivo dei cretari, la tradizione evolse nell’attuale culto della Madonna, affettuosamente chiamata “Mamma Nostra”. Quest’anno, la celebrazione ha visto un ritorno significativo di emigrati, desiderosi di riscoprire le proprie radici e partecipare a questo evento che rafforza i legami della comunità, anche per chi è stato lontano per oltre 70 anni.

“È un turismo delle radici, un desiderio di ritornare alle proprie origini,” ha sottolineato Don Enzo, rilevando l’importanza di questo culto per le famiglie di Bivongi sparse nel mondo. La festa di quest’anno assume un significato speciale come preparazione al Giubileo del 2025, con un novenario dedicato alla riflessione sull’arte della preghiera. In un’epoca di grandi cambiamenti, la preghiera è vista come l’arma principale per affrontare le sfide che la società contemporanea impone.

Durante la festa, si vivranno momenti religiosi intensi, affiancati da eventi civili, tra cui due serate culturali. La banda della città di Bovalino si esibirà, seguita da un concerto di Silvia Salemi, cantante nota per la sua voce potente e carismatica. Come da tradizione, l’amministrazione comunale incontrerà gli emigrati di ritorno, ascoltando i loro racconti su come vivono la festa della Madonna nelle loro nuove terre, dall’Australia all’Argentina, dall’Olanda al Canada. Sarà anche l’occasione per inviare un saluto ai concittadini lontani.

Un altro momento importante sarà la presentazione del nuovo documento del Vescovo di Locri-Gerace, che offrirà orientamenti sulla valorizzazione della pietà popolare, cercando di indirizzarla verso una maggiore consapevolezza spirituale, adatta ai tempi moderni.

Venerdì pomeriggio, la cerimonia di intronizzazione darà ufficialmente il via ai festeggiamenti. Durante la serata, la comunità vivrà un forte senso di identità e appartenenza con l’intronizzazione della statua della Madonna, dopo la venerazione dell’icona originale. Questa statua, simbolo della Madonna in cammino nella storia, rappresenta una devozione che deve essere continuamente rinnovata.

Sabato sera sarà il momento della processione della tela, un gesto significativo che ricorda l’importanza della venerazione dell’originale. Infine, la domenica mattina si terrà la Messa, seguita da una breve processione che rievoca momenti significativi della vita del paese. I festeggiamenti si concluderanno con una Messa celebrata in piazza, coinvolgendo l’intera vallata in una celebrazione che ha ormai una risonanza molto più ampia di quanto si possa immaginare.