L’altro giorno, inaspettatamente mi arriva una telefonata da una parte graditissima ma nello stesso dal sapore di un rimprovero. Rispondo ed era la mia comare Elvira che mi fa: “Cumpara Mariu vi scordastuvu ca oia fazzu u compleannu,95 anni? Aviti ragiuni e aviti u mi scusati ca mi scordai”. Rispondo io. E lei di rimando : “Allura adi tri e menza veniti ada casa mia ca festeggiamu”. Questo affettuoso rapporto di amicizia duratura ci e’ stato ereditato da mia madre,ostetrica, che proveniente da Reggio Calabria era stata mandata a Bivongi e qui trovandosi spaesata e lontana da casa trovo’ subito una calorosa ed affettuosa accoglienza da parte della famiglia della comare Elvira. E a dimostrazione di cio’ mia madre e mia sorella furono scelte come madrine di due suoi figli.

A dire il vero mia madre fu accolta veramente molto bene da tutti, si ambiento’ subito ed oltre a sposarsi qui trascorse tutto il resto della sua vita a Bivongi diventando la “Mamma di tutti i bambini nati dal 1938 al 1975.

La comare Elvira Minichini e’ nata il 1-3-1930 e per una strana e penso rara coincidenza anche il marito Ubaldo e’ nato lo stesso giorno tant’e’ che il parroco durante la celebrazione delle nozze rimase perplesso e penso’ ad un errore anagrafico.

Lei e’ stata da giovanissima una brava ed esperta tessitrice e col suo lavoro ha contribuito alla formazione di una bella famiglia e i frutti della sua attivita’ artigianale sono testimoniati da due figli avvocati e altri due dediti a professioni altrettanto rispettabili.

Ritornando al titolo dell’articolo, posso dire che lei e’ stata l’ultima tessitrice di telaio antico. Ricordo che questa attivita’ a Bivongi nel passato fu molto fiorente e diffusa anche perche’ allora qui molte persone si dedicavano all’allevamento del baco da seta e alla lavorazione della ginestra.

La nostra tessitrice fino a quando la salute l’ha sostenuta si e’ dedicato con tanta passione e maestria a questo lavoro e sicuramente con lei si chiude una bellissima pagina della laboriosita’ artigianale bivongese. Questo fatto ci fa riflettere e nello stesso tempo ci turba perche’ lei lascia un’attivita’ che era molto redditizia dato che non riusciva ad esaudire le tante richieste dei suoi lavori avendo fino all’ultimo acquisti con clienti anche fuori di Bivongi e come dicevo questo epilogo ci rattristisce perche’ nessuno ha voluto imparare un mestiere vecchio ma di grande attualita’.

Festeggiando i suoi 95 anni, dopo la immancabile e ottima torta preparata egregiamente dalla sua affezionante ragazza di compagnia, Loredana, la comare Elvira mi ha piacevolmente ricordato l’intervista che io le feci mentre lavorava al telaio e lei mi spiegava i vari movimenti di mani e piedi che stavano alla base del suo lavoro.

Per me andare a trovarla e lo faccio molto spesso e’ una grande gioia con momenti di grande serenita’ e ammirazione. Nonostante la sua invidiabile eta’ la comare Elvira ha uno spirito giovanile, sempre sorridente e affettuosa. Da fervente cattolica segue in tv tutte le messe e avvenimenti religiosi ed e’ aggiornatissima su tutti gli avvenimenti che avvengono nel mondo perche’ non va a letto se non prima segue il telegiornale. Auguri ancora comare Elvira perche’ con voi ripercorro piacevolmente e con tanta nostalgia la vita della mia e della vostra famiglia.

Mario Murdolo