Nel tranquillo scenario di Bivongi, un’imprevista turbolenza politica ha scosso il consiglio comunale, lasciando i cittadini in attesa di sviluppi cruciali per il futuro della comunità.

L’ultima seduta ordinaria, fissata per il 29 aprile, ha preso una svolta inaspettata quando, all’arrivo della segretaria Maria Rosa Diana in aula, si sono contati solo cinque consiglieri presenti, ben al di sotto del numero legale. Tuttavia, una telefonata non prevista al consigliere Stefano Zerilli, collegatosi da Catanzaro, ha formato una maggioranza inattesa, certificata dall’appello della stessa segretaria.

Ma la sorpresa più grande è arrivata con la lettura di un documento inviato dall’assessore Annamaria Simonetti, assente da cinque anni. Simonetti ha condiviso il proprio dissenso politico, mettendo in crisi la maggioranza affermando che gli eventi recenti hanno compromesso la sua fiducia nel gruppo. In particolare, ha lamentato la mancanza di unità nella composizione delle liste per le imminenti elezioni amministrative, rivelando di aver ricevuto l’insolita proposta di candidarsi come sindaco, ma senza il sostegno unitario che sperava.

La situazione è precipitata quando la consigliere Itala Graziola, appartenente alla maggioranza, ha abbandonato l’aula durante la seduta, portando alla mancanza del numero legale e al conseguente saltare del consiglio comunale.

Adesso, la comunità di Bivongi è in attesa di sapere quali saranno le prossime mosse, se saranno i cittadini a decidere o se sarà necessario l’intervento del prefetto per risolvere questa crisi politica inaspettata.

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