R. e P.

Il Dipartimento Agricoltura e Risorse Agroalimentari rende noto che sono in via di pubblicazione le graduatorie provvisorie della Misura 10 “Pagamenti agro – climatico – ambientali” del PSR Calabria 2014/2020,  Intervento 10.01.09 “Apicoltura per la preservazione della biodiversità”, annualità 2018. Il Dipartimento informa, per altro, che è in corso di registrazione il decreto del Dirigente Generale che approva questi elenchi provvisori.

Soddisfatti il Presidente della Regione Mario Oliverio ed i vertici del Dipartimento Agricoltura.

“Si tratta di un grande obiettivo centrato – ha affermato il Presidente Oliverio – in quanto la Calabria è la prima ed unica regione italiana ad aver attivato la misura del PSR dedicata alla tutela della biodiversità legata all’apicoltura, comparto dalle antiche tradizioni ed importantissimo per l’economia calabrese, che intendiamo supportare in maniera incisiva. In Calabria, infatti, l’apicoltura ha raggiunto un elevato grado di specializzazione, dotandosi di tecniche di allevamento moderne e  realizzando grandi produzioni di qualità e di diverse varietà. Ora uno dei nostri scopi è quello di indurre gli operatori del settore a fare associazionismo per essere più competitivi sui mercati”.

“La nuova misura del PSR Calabria relativa all’apicoltura per la preservazione della biodiversità- ha affermato il Consigliere Regionale con delega all’Agricoltura Mauro D’Acri – è un risultato importantissimo per un settore in crescita e dalle molteplici potenzialità, sul quale bisogna investire maggiormente. Ricordiamo che dopo un lungo braccio di ferro con la Commissione Europea, siamo riusciti ad ottenere una modifica al PSR per investire risorse notevoli che daranno linfa vitale al comparto apistico. C’è da sottolineare – ha concluso D’Acri – che in Europa solo altre cinque regioni hanno attivato un intervento a tutela del settore apistico: Catalogna, La Rioja, Andalusia, Aragona in Spagna, e Corsica in Francia”

“Fino ad oggi il sistema apistico regionale era sostenuto da un piano triennale con una dotazione finanziaria pari a 1.353.000,00 Euro  – ha aggiunto il Dirigente Generale del Dipartimento Agricoltura Giacomo Giovinazzo – L’intervento 10.1.9 si aggiunge quindi alle risorse del piano apistico regionale con una dotazione finanziaria di 1.200.000,00  Euro annuali per ciascuno dei cinque anni di impegno e sosterrà  gli operatori che aumentano il numero degli apiari presenti nelle aree interessanti per la biodiversità rispetto all’ordinarietà, con lo scopo principale di preservare e migliorare la ricchezza della biodiversità vegetale e, di riflesso, l’habitat per molti altri insetti e animali”.

L’intervento, in particolare consiste nel supportare pratiche di apicoltura volte alla tutela della biodiversità, mediante un sostegno economico a copertura dei maggiori costi e minori guadagni, a fronte dell’assunzione di impegni più favorevoli all’ambiente rispetto alle pratiche ordinarie, tra cui principalmente l’attività di nomadismo verso aree particolarmente importanti che, dal punto di vista naturalistico, presentino diversità di specie floricole agrarie e naturali, ma di minore valore nettarifero, perché in genere non interessate da forme di agricoltura più intensiva. Tali aree normalmente vengono escluse dalle normali pratiche apicolturali per via dei maggiori costi di trasporto, dati dalla lontananza fisica dalle zone in cui normalmente risiedono le aziende apistiche e delle minori rese nettarifere. Tuttavia, in tali aree l’apicoltura è un’attività molto importante per il mantenimento della biodiversità e la conservazione della flora e fauna grazie all’importante lavoro d’impollinazione che realizzano le api e grazie al quale viene mantenuta la biodiversità.

I beneficiari sono aziende agricole che praticano l’apicoltura in Calabria, singole o associate (e producono quindi miele, cera d’api, pappa reale o gelatina reale, polline, propoli, veleno d’api, api e api regine, idromele e aceto di miele). Il sostegno viene così quantificato: 22  euro ad alveare fino a 100 alveari; 18 euro ad alveare da 101 a 500 alveari;  16 euro ad alveare da 501 alveari. Il premio massimo per anno non potrà superare i 20.000,00  Euro per singola azienda o raggruppamento di aziende. La durata degli impegni è di cinque anni a decorrere dall’anno di presentazione della domanda di sostegno. f.d.