“Saverio Strati, non un meridionalista ma il meridione in se che parla” è questo il titolo di uno dei due ultimi lavori di Giusy Staropoli, scrittrice Vibonese ormai da tempo impegnata in un importante percorso di rivisitazione e riscoperta di Saverio Strati e delle sue opere, un lavoro che la giovane scrittrice porta da tempo, con successo anche nelle scuole calabresi. Di questo e naturalmente anche di tanto altro si è parlato qualche sera addietro a Bianco nel corso di un incontro promosso ed organizzato dall’Associazione Culturale “Agape”. A dialogare con la scrittrice, il giornalista Gianfranco Marino che attraverso una serie di domande ha analizzato il personale percorso interiore che ha portato Giusy Staropoli a quello che lei stessa ha definito un vero amore verso Strati ed i suoi scritti. La fugace conoscenza di Saverio Strati da piccola, in una visita dello scrittore nella sua scuola per la lettura di alcuni brani ha fatto scattare una scintilla di fatto mai più spenta. È appassionato il racconto della Staropoly a Gianfranco Marino ed al numeroso pubblico intervenuto per l’occasione, è un excursus di un percorso lungo e ricco di riflessioni ma soprattutto di propositi per un prossimo futuro che dovrà veder diventare quella parte di letteratura calabrese ingiustamente dimenticata, occasione di crescita culturale per le future generazioni. Ai dialoghi di Giusy Staropoli e Gianfranco Marino hanno fatto da cornice anche gli interventi di Domenico Stranieri, Sindaco di Sant’Agata del Bianco e del poeta e cantautore africese Gianni Favasuli.

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