Angela Battaglia ha raccontato, durante un’intervista rilasciata ad Annalisa Costanzo delle Cronache del Garantista, l’aggressione subìta mercoledì dall’ex fidanzato Giuseppe Gambettola, il ragazzo di Gioia Tauro che ha successivamente cercato di uccidersi ingerendo varichina.
Angela ha raccontato ad Annalisa di quell’amore che durava da qualche anno e di come si trattasse di un amore malato, per niente equilibrato e di come la facesse stare male tutto questo. Quando Angela ha trovato finalmente il coraggio di mettere fine a quella relazione si è scatenato su di lei il peggio.
La 24enne di Bianco dice di non aver ricevuto solo 16 coltellate, “quelle sono state molte di più”, circa una quarantina, perfino una sul piede dettata da quella furia omicida. Angela si trova ancora nel reparto di rianimazione dell’ospedale di Locri dove adesso non è più in pericolo di vita e potrà probabilmente presto essere dimessa e trascorrere il Natale a casa con la sua famiglia.
La ragazza ancora non riesce a dormire bene durante la notte, tra incubi e dolori, ma fa un sorriso se pensa alla vicinanza che le hanno dimostrato tutti i suoi amici, la sua città e tantissime altre persone.
Racconta di quella mattina, di quando l’ha visto arrivare in casa e ha iniziato a picchiarla chiedendole più volte di “tornare con lui”, poi ha iniziato a pugnalarla forte, mentre con una mano le tappava la bocca, ma nonostante questo è riuscita ad urlare forte e farsi salvare dal cognato, che oggi considera il suo angelo custode.
“Quando stavo con Giuseppe non potevo fare niente, non potevo parlare con nessuno che non piacesse a lui. Quando l’ho lasciato ha iniziato a mandarmi fiori e lettere che io buttavo via. Non mi aspettavo che potesse arrivare a fare una cosa del genere.”
Continuano ad essere troppe, in Calabria e in Italia, le donne che cadono vittime della follia omicida di uomini che non accettano la fine di relazioni amorose. È chiaro che la repressione è importante ma da sola non basta: occorre introdurre, validi elementi di prevenzione basati sull’educazione alla differenza di genere in tutte le scuole di ordine e grado.
Carlotta Tomaselli
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