Anche Silvio Berlusconi ha voluto dedicare un pensiero ai due fratellini Messina, morti nel rogo divampato nell’appartamento in via dei Mille la scorsa notte. La lettera è stata pubblicata dal Giornale:
“Il coraggioso gesto del piccolo Francesco Filippo che ha perso la vita nel tentativo di salvare da un incendio il fratellino Raniero, un atto che sarebbe ammirevole in un adulto, è addirittura emozionante e commovente perché compiuto da un ragazzo di soli 13 anni”– scrive Berlusconi- In una società che ci appare dominata dall’egoismo, dall’indifferenza, dalla disonestà, dalla sopraffazione, un gesto di un bambino ci dimostra che esiste un’altra Italia, fatta di generosità, di solidarietà, di coraggio, di spirito di sacrificio e soprattutto amore“. Commossa dalle parole dell’ex premier Micaela Biancofiore (FI): “Dire che la lettera scritta dal Presidente Berlusconi in ricordo del piccolo Francesco Filippo morto a Messina a 12 anni nel rogo della sua casa per salvare il fratellino, è commovente è dire poco, e persino banale. Personalmente mi ha fatto venire la pelle d’oca per quanto è toccante“. “Trovo incredibilmente bello che un grande imprenditore un uomo che ha visto e vissuto di tutto nella vita, 4 volte Presidente del Consiglio, Presidente di tutto l’inimmaginabile per la maggior parte degli uomini, sia straziato dalla cronaca della vita quotidiana e trovi il tempo per ricordare un bambino straordinariamente coraggioso esempio per un Paese che sta dimenticando i valori imprenscindibili per l’essere umano. Un gesto quello del Presidente Berlusconi che rivela ancora una volta come nel terremoto de l’Aquila o in milioni di altri episodi rimasti riservati“. “Un grande cuore in campo, indispensabile a squarciare il cinismo della politica perlopiù concentrata su scandali e insulti reciproci, mentre il Paese reale fa i conti con le mille difficoltà e tragedie quotidiane, come quella del piccolo Francesco ma anche della campionessa di nuoto sincronizzato, Noemi Carrozza vittima delle strade distrutte di Roma, mentre si pensa allo Stadio. sarebbe bello che in tutti i capoluoghi italiani, a partire dalla mia regione il Trentino Alto Adige, si intitolasse una strada alla memoria dell’eroismo del piccolo Francesco Filippo“, conclude.
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