di Francesco Marrapodi

Cosa ne sarà del bergamotto tra qualche anno? È una domanda che graffia la coscienza di chi ama questa terra e che tormenta come un incubo ricorrente. Ma la risposta è ancor più dolorosa: se nulla cambierà, il bergamotto, l’anima profumata della Locride, diventerà un lontano ricordo. E con esso, i paesi che per secoli ne hanno fatto tesoro rischiano di trasformarsi in città fantasma, condannati all’abbandono e all’oblio.

La Locride, terra di incanto e disperazione, sembra impegnata in un costante duello tra la sua straordinaria bellezza e la crudeltà della realtà economica. Un territorio dove la speranza si scontra ogni giorno con la cattiva gestione e l’indifferenza. Qui, l’economia locale, fragile come un castello di sabbia, è stata spazzata via da anni di declino. Il settore edilizio, mai realmente fiorente, si è ridotto a ombra di se stesso. Le istituzioni, che dovrebbero garantire un minimo di stabilità – l’Ente Forestale, la Comunità Montana, il Consorzio di Bonifica – si trascinano faticosamente, incapaci di rimpiazzare chi va in pensione. Il risultato? Un futuro cupo, in cui i giovani non vedono altra scelta che partire, così che ogni valigia riempita diventerà presto una ferita sanguinante, ogni arrivederci una sconfitta.

Eppure, in questa landa di desolazione, una luce sembrava brillare: il bergamotto, il nostro “Oro verde”, il frutto che porta con sé il profumo di casa e la speranza di una rinascita. Con l’ottenimento del marchio IGP, sembrava infatti arrivato il momento del riscatto. Un microclima perfetto, una coltura preziosa, un’opportunità per ridare fiato all’economia locale. Ma la realtà è stata ancora una volta impietosa e deludente. Quest’anno, nonostante le condizioni ideali, il bergamotto è pressoché rimasto sulle piante a marcire. Il prezzo è crollato a livelli umilianti, tanto che raccoglierlo non conviene più. E così, ancora una volta per questa fascia territoriale, l’illusione di un futuro migliore si è trasformata nel peggiore degli incubi. Un’altra coltellata inferta a questa terra morente, un altro pezzo di anima strappato via. La Locride merita di più. Merita rispetto, attenzione, merita di essere salvata. Ma finché chi ha la facoltà di cambiare le cose continuerà a girarsi dall’altra parte, il suo cuore continuerà a sanguinare, lentamente, fino a spegnersi del tutto.