I produttori di bergamotto non si arrendono nella loro battaglia per l’Indicazione Geografica Protetta (IGP). Ieri, a Locri, si è tenuta un’assemblea cruciale in cui gli agricoltori hanno espresso il loro dissenso nei confronti della Regione. La situazione è diventata paradossale e minaccia il benessere del territorio.

La Regione, con una mossa controversa, ha cercato di interrompere il processo di riconoscimento dell’IGP a favore di una possibile Denominazione di Origine Protetta (DOP). Questo cambiamento rischia di danneggiare gli agricoltori e di compromettere la tutela del prezioso agrume calabrese.

Francesco Macrì, presidente di Copagri, ha dichiarato: “È paradossale che, dopo una lunga istruttoria di due anni e mezzo, si metta a rischio un obiettivo già raggiunto. Il confronto tra i disciplinari dell’IGP e della DOP dimostra che l’IGP è la scelta migliore per proteggere il bergamotto e gli interessi dei veri agricoltori.”

L’IGP rappresenta un passo fondamentale per la crescita della filiera e per liberare gli agricoltori dai vincoli imposti dall’industria dell’olio essenziale. La comunità agricola calabrese chiede rispetto e sostegno per il proprio patrimonio: il prezioso bergamotto.

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