Per la prima volta dal 1783, la Madonna del Sudore non sfilerà in processione per le vie di Benestare il 7 febbraio. La decisione, presa in conformità con il decreto del vescovo monsignor Francesco Oliva, ha suscitato delusione e amarezza tra i fedeli.

Ieri sera una delegazione della Confraternita Maria SS del Rosario ha tentato di ottenere una deroga, senza successo. Anche il sindaco Domenico Mantegna ha provato a mediare, proponendo un percorso ridotto, ma la Curia è rimasta irremovibile.

«Non era mai successo, se non per maltempo – ha commentato il priore Domenico Nastasi – ma continueremo a commemorare il miracolo in silenzio, con la speranza di tornare alla tradizione».

La comunità si è riunita in chiesa per pregare, mentre il parroco don Rigobert Elangui ha cercato, invano, un’ulteriore mediazione. «La preghiera ha molte forme – ha detto – e noi saremo uniti nella fede».

L’assenza della processione ha riacceso il dibattito sulle restrizioni imposte dal vescovo, che intende limitare le manifestazioni devozionali per preservarne il significato religioso. Una scelta che, per molti fedeli, rappresenta una ferita ancora aperta.

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