Aristide Bava
SIDERNO – Chi pensava che Babbo Natale avesse ultimato il suo giro e avesse già consegnato tutti i regali si dovrà ricredere. A Siderno, proprio alla vigilia della festa più sentita dell’anno è arrivato il classico regalo dell’ultima ora. Anche se di questo regalo i cittadini sidernesi avrebbero volentieri fatto a meno , purtroppo, a sentire Artuto Rocca presidente dell’ Osservatorio “Diritto per la vita” e Francesco Martino presidente del Comitato per la salute dei cittadini, sembra che “come se non bastasse l’inciviltà degli abbandoni in giro per il territorio, adesso, – dicono i due ambientalisti – la nuova freccia che corre sul filo della pubblicazione all’albo comunale, va a riesumare un O.C.D. del 25/08/1999, n. 758, che approvava il progetto per il potenziamento dei rifiuti urbani di località Tenda. O.C.D. in italiano – precisano Rocca e Martino – significa ordinanza del commissario delegato ma in inglese Obsessive-Compulsive Disorder (disturbo ossessivo-compulsivo) e sicuramente di questo deve trattarsi nei confronti di Siderno, se non si fa in tempo ad archiviare una criticità, che subito la Regione ci pensa a procurarne un’altra Sono stati concessi appena dieci giorni di rallegramento per la chiusura dell’iter per la definitiva cancellazione del biodigestore di Siderno dal Piano Regionale dei Rifiuti”. Insomma a breve distanza dal respiro di sollievo che i cittadini di Siderno aveano sollevato per lo scampato pericolo dell’istallazione di un Biodigestore sul territorio comunale la Regione Calabria ha scoccato una nuova freccia puntata dritto al cuore della città . Le considerazioni di Rocca e Martino sono chiare “E’ un destino! Siderno deve sottostare a raccogliere e smistare i rifiuti dell’ARO (ben 45 comuni), ma anche il secco residuo lo deve spalmare sul proprio territorio. Anzi a leggere l’ordinanza N° 246 del 07/09/2019 della Presidenza della Giunta Regionale dice testualmente “ la Regione ha ribadito … la necessità di individuare un sito di discarica a servizio dei tre impianti di trattamento esistenti Siderno, Gioia Tauro e Reggio Calabria”. Quindi il secco residuo di tutta la citta metropolitana. La discarica in questione è posta su un terreno franoso ed ha già prodotto danni a sufficienza, da quando è stata chiusa la condotta che avrebbe dovuto raccogliere il percolato per effetto dello scivolamento si è fratturato e lo riversa in un ruscello che lo scarica direttamente sulla fiumara Novito che è ( o meglio era) un sito SIC della rete Natura. E’ stata pensata una soluzione che mette tutti d’accordo trascurando, al solito, la volontà e la salute dei cittadini. Entro novanta giorni dalla pubblicazione all’albo saranno perfezionatigli espropri di 3.690 mq. di seminativo arborato e 23.515 mq. di uliveto, per un valore di € 61.453,10, che verranno adibiti a discarica. Alla faccia del motto Zero Discariche, sventolato come una bandiera all’insediamento da questa giunta regionale ormai giunta al finale, ma un ricordino a Siderno l’ha voluto lasciare, quasi un colpo di coda alla faccia del proprio rappresentante locale”. Giusto chiarire che, ove realmente si dovesse “ripristinare la discarica in questione si trata di un’area molto vicina alle abitazioni . Con la pubblicazione dell’Avviso di Avvio del procedimento,( prot. 434283 del 17/12/2019) l’ing. Margherita Tripodi, responsabile del procedimento, intima la pubblicazione per 30 giorni all’albo comunale, Entro 90 giorni dovranno poi essere perfezionati gli espropri. Per la cronaca – e Rocca e Martino lo precisano – potrebbero dire che si tratta di regolarizzare una vecchia pratica senza ,però, tenere conto che il sito è chiuso da tempo e doveva essere bonificato. L’avviso pubblico dice invece che “la discarica è destinata a permanere, senza che sia ipotizzabile la sua rimozione”.Siderno, insomma, è destinata a diventare la capitale dei rifiuti della Locride ?