Si sono ritrovati in strada dalle ore 20 per dire basta alle continue stragi che si verificano in mare. I cittadini di Roccella Jonica in prima linea dopo il naufragio avvenuto nel mar Jonio a largo della costa reggina. Una tragedia nella quale hanno perso la vita più di 30 persone, ma che si prospetta ancora più pesante in termini di vite: più di 20 i dispersi.

Come riporta il sito rainews.it, è stato il vescovo di Locri-Gerace, Monsignor Francesco Oliva, a chiedere la partecipazione dell’intera comunità. “Queste tragedie avvengono davanti ai nostri occhi – ha detto Oliva – eppure nulla si muove. È alla deriva la nostra umanità. Serve un sussulto di umanità. Ogni naufragio rappresenta un fallimento collettivo, un segno tangibile dell’incapacità di proteggere le persone più vulnerabili”.

Per il prelato la politica deve intervenire con decisione sul tema migranti. “La gestione delle migrazioni richiede lungimiranza, coraggio, responsabilità. Limitarsi a misure di contenimento, costose in termini economici e di vite umane, non è la soluzione. Urge una conversione politica, che metta al primo posto i diritti fondamentali di ogni uomo, una politica per l’umanità, una politica di accoglienza. Fratelli Tutti!

Questa è la verità che Papa Francesco affida alla nostra sensibilità”

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