Le strategie di mercato per incrementare il proprio giro d’affari sono tante, ma quali funzionano davvero? Oltre alle azioni di marketing vere e proprie per pubblicizzarsi e farsi conoscere dagli utenti, prende sempre più piede la verifica della domanda e la ricerca dei maggiori competitor.
Il perché è semplice. Ciò consente di avere una visione a 360° della situazione generale dei propri clienti di riferimento e del proprio mercato, così da ottimizzare la propria produzione, gli investimenti e tutto ciò che concerne la crescita aziendale.
Le realtà come Central Marketing Intelligence, per offrire questo supporto alle ditte che desiderano approfondire tale tipo di approccio, propongono l’analisi della concorrenza nel mercato attraverso la Competitive Intelligence, uno strumento innovativo e potente per individuare le tecniche e le strategie migliori per imporsi sui propri competitors.
La fase di analisi e ascolto attivo
Il primo passo verso il successo è quello di prefissarsi obiettivi ben precisi: ambiziosi ma realistici e comunicare a chi si occupa dell’analisi di mercato le proprie aspettative.
Sfruttare i Big Data sul web, significa avere la straordinaria occasione di trovare le informazioni desiderate sulla concorrenza senza dover ricorrere alle solite indagini di mercato telefoniche o altri strumenti ormai obsoleti e poco indicativi.
Basta una ricerca accurata e mirata su internet per visionare, ad esempio, come e quante volte compare un dato termine o un dato brand nei principali motori di ricerca. Ciò include la visualizzazione delle SERP, ovvero le pagine di risultati ove una parola chiave viene indicata e molto di più.
Perché è possibile tracciare il medesimo riferimento in discussioni su social e blog, avendo cura, in questa prima fase di listening, di cogliere i toni e il gradimento degli utenti nei suoi confronti incrociando i dati.
A livello numerico è anche fondamentale effettuare una statistica circa i livelli di traffico tanto nei portali dei concorrenti che su tutte le piattaforme online nelle quali si tratta quell’argomento. Decisiva è anche la ricerca su determinati e-commerce, prediligendo quelli più gettonati dall’utenza.
L’obiettivo è analizzare non solo l’entità delle vendite e della richiesta dei clienti, ma anche l’aggiunta di servizi ulteriori che possano servire da spunto per il proprio tornaconto.
Da non dimenticare, a livello di trend, sono gli input che arrivano dagli influencer che, tramite Youtube o altri canali social, contribuiscono a definire le tendenze del futuro.
Le strategie da adottare
Una volta terminata questa cosiddetta fase di listening e raccolta dati sulla concorrenza, si può cominciare a definire la strategia migliore per sfruttare i propri punti di forza (evitando di scivolare su quelli deboli).
Ovviamente, trattandosi di percorsi già battuti da altri, le probabilità che l’operazione funzioni sono molto alte, ma non è sempre così. Non basta solo “copiare” passivamente determinate azioni, ma c’è bisogno di ottimizzarle e implementarle se si vogliono superare i risultati già ottenuti da altri.
C’è un aspetto da considerare: fare pubblicità e investire in campagne molto costose non sempre si rivela la mossa vincente. Anzi, in alcuni casi si tratta solo di un tentativo sterile (e dispendioso) di inseguire l’obiettivo finale. E laddove il ritorno sull’investimento sia nullo o molto basso occorre correggere prontamente il tiro.
Ad esempio, una volta appurato che un brand competitor ha un notevole successo grazie ad un punto di forza particolare, è inutile tentare di giocare sullo stesso campo. Meglio incentrare il proprio sforzo su una nicchia più specifica così da offrire un’alternativa credibile senza buttarsi a capofitto in una competizione inutile.
Naturalmente, solo affidandosi ad aziende serie che sappiano consigliare al meglio i professionisti dopo l’analisi attenta si potrà aspirare ai risultati migliori e a una crescita davvero performante con azioni mirate.
a.t. ecodellalocride.it