I consiglieri del gruppo consiliare di minoranza Scelgo Locri, Vincenzo Carabetta, Michele Ratuis, Anna Garreffa, Sofia Passafaro e Carlo Previte, hanno trasmesso al presidente del consiglio comunale, al sindaco e all’assessore al Bilancio, un’interrogazione con risposta scritta e orale, sulla questione del servizio mensa scolastica, per l’anno 2018/2019.
Nella citata interrogazione, i 5 consiglieri evidenziano come sia di primaria importanza la verifica delle procedure ed il rispetto del diritto alla mensa, poichè nell’anno targato 2017-2018, il servizio di refezione scolastica è stato erogato alla scuola dell’infanzia Virgilio a totale carico delle famiglie e non è stato assegnato il contributo, a suo tempo inserito nel diritto allo studio per l’anno 2017/2018; inoltre, viene rimarcato come non sia stato esteso il servizio mensa agli altri plessi scolastici, sebbene inizialmente fosse stato previsto.
Dunque, il gruppo consiliare di minoranza, nella nota ripercorre in premessa, alcuni procedimenti attuati dall’Amministrazione: l’avviso del 9 ottobre 2018, con il quale il responsabile del Servizio P.I. del Comune di Locri, riguardo al servizio mensa scolastica per l’anno scolastico 2018/2019, aveva disposto che il servizio di mensa scolastica per gli alunni del Polo dell’Infanzia Virgilio avrebbe presumibilmente avuto inizio dal 20 ottobre 2018 e che le spese di refezione scolastica, come per il precedente anno scolastico, sarebbero state a totale carico delle famiglie; poi la richiesta del contributo per il servizio mensa nelle scuole materne, elementari e medie statali e nelle scuole dell’infanzia e primarie paritarie, contenuta nella delibera di Giunta del 23 aprile 2018, avente ad oggetto l’approvazione del Piano diritto allo studio per l’anno scolastisco 2018/2019; la deliberazione di Giunta comunale del 24 gennaio 2017, con il quale era stato approvato l’intendimento dell’istituzione del servizio mensa scolastica per l’anno 2017/2018 per gli alunni frequentanti le scuole dell’infanzia, primarie e medie statali dell’Istituto Comprensivo De Amicis- Maresca ; l’approvazione con successiva deliberazione della Giunta comunale del 20 aprile 2017, del Piano comunale per il diritto allo studio – anno scolastico 2017/2018, con il quale era stato previsto, tra l’altro, che il servizio di mensa scolastica avrebbe avuto inizio presumibilmente il 1° ottobre 2017 nelle scuole materne, elementari e medie statali, il 1° settembre 2017 nelle scuole dell’infanzia paritarie “S. Monica” e “I dolci bimbi” e il 1° ottobre 2017 nella scuola dell’infanzia e primaria paritaria “Maria SS.Assunta”.
«Tuttavia – si legge nell’interrogazione del gruppo Scelgo Locri – per l’anno scolastico 2017/2018, veniva posto in essere il servizio mensa, per quanto riguarda le scuole statali, solo a partire dalla metà del mese di aprile 2017 fino al 31 maggio 2017 e solo per il polo dell’Infanzia “Virgilio”». Inoltre, Scelgo Locri sottolinea come con determinazione del 24 agosto 2018, il responsabile area Istruzione, nel disporre il pagamento del contributo di cui al Piano regionale diritto allo studio relativo all’espletamento del servizio mensa in favore delle scuole private paritarie, aveva previsto che il servizio di refezione scolastica, agli alunni delle scuole di infanzia statali, era stato garantito con spesa a carico dei genitori, a causa dello stato di dissesto finanziario dell’Ente.
Pertanto Carabetta, Ratuis, Garreffa, Passafaro e Previte, chiedono al presidente del consiglio comunale, al sindaco e all’assessore al Bilancio «il motivo – scrivono – per il quale, pur essendo stato previsto nel Piano per il diritto allo studio del 23 aprile 2018 l’attivazione del servizio mensa presso i plessi di Via Virgilio, Scarfò e Maresca, si prevede l’attivazione del suddetto servizio solo presso il plesso Virgilio; il motivo per cui con avviso prot. n. 21383 del 9 ottobre 2018, il suddetto servizio verrà attivato, nonostante la richiesta del contributo, a totale carico delle famiglie; quali sono stati gli indicatori che hanno determinato la definizione del prezzo unitario del pasto; quali sono le modalità di individuazione del soggetto che erogherà il servizio; come verrà garantita la parità di trattamento tra gli allievi che frequentano plessi diversi e tra gli allievi delle scuole pubbliche e private».
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