Il Coordinamento delle Camere Penali Calabresi replica alla sezione calabrese di Anm dopo l’intervento dell’associazione magistrati in riferimento all’astensione decisa dagli avcocati calabresi per il 20 luglio.

“Non restiamo certo “attoniti” nell’apprendere il contenuto della nota stampa di Anm, Giunta Sezionale di Catanzaro, con la quale sono state espresse aspre critiche alla nostra delibera di astensione proclamata per il 20 luglio 2023. Nel ribadire, se possibile con maggior forza, le ragioni poste a fondamento della protesta dell’avvocatura penalista, viene da pensare che Anm, come troppo spesso avviene, omette di confrontarsi sui “temi” agitati dall’avvocatura penalista calabrese. In estrema sintesi, l’associazione dei magistrati ci chiede di serbare cauto silenzio sulle gravi violazioni che si registrano nel Distretto giudiziario di Catanzaro in materia di riparazione per ingiusta detenzione e di trattazione degli appelli cautelari; di accettare supinamente la celebrazione dei super-maxi processi, nel corso dei quali la difesa del cittadino, quasi sempre in vinculus (privato della libertà personale e patrimoniale) incontra limiti insormontabili più volte denunciati; di legittimare una propaganda giudiziaria irrispettosa del principio costituzionale di presunzione di non colpevolezza. Diritti fondamentali della persona, obliterati in nome di un ostentato efficientismo creato ad arte e sulla pelle dei cittadini, da chi li vorrebbe sudditi”.

“Se qualcuno ha confidato nell’indolenza dei penalisti calabresi – aggiunge il coordinamento delle camere penali – immaginando una nostra compartecipazione, per omissione, nella fallimentare modalità di amministrazione della giustizia, ha fatto male i suoi conti. Non certo perché portatori d’interessi “particolari”; riaffermiamo la necessità che siano riedificati gli argini di una legalità processuale costantemente violata. Ben venga l’auspicato intervento del Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura, soprattutto se preceduto da una preventiva e corretta informazione sui contenuti della nostra delibera di astensione. L’obiettivo delle Camere Penali Calabresi è il confronto finalizzato alla costruzione di un percorso virtuoso che abbandoni definitivamente le storture endemiche denunciate nei nostri scritti. Attendiamo fiduciosi di essere smentiti attraverso la pubblicazione delle statistiche in materia di procedure di riparazione per l’ingiusta detenzione, relative agli ultimi quattro anni (avanzate- trattate-in riserva) richieste senza successo da circa due mesi dalla Camera Penale di Catanzaro”.

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