A distanza di 11 anni, la Corte d’Appello di Reggio Calabria ha assolto l’ex sindaco di San Luca, Sebastiano Giorgi, e l’ex assessore all’ambiente, Francesco Murdaca, dalle accuse mosse nei loro confronti nell’ambito dell’operazione “Inganno”. L’inchiesta, condotta dalla Procura antimafia di Reggio Calabria, aveva portato, nel dicembre del 2013, all’arresto di diversi soggetti, tra cui i due ex amministratori del Comune di San Luca, sciolto per infiltrazione mafiosa con provvedimento del Consiglio dei Ministri il 17 maggio 2013.

L’ipotesi accusatoria iniziale sosteneva che l’ex sindaco Giorgi e l’ex assessore Murdaca avessero agevolato le cosche locali attraverso le loro azioni amministrative. Tuttavia, già nel luglio del 2014, il gip distrettuale di Reggio Calabria, accogliendo il ricorso difensivo, aveva revocato le misure cautelari nei confronti dei due imputati, rappresentati rispettivamente dagli avvocati Rosario Scarfò e Giovanni Taddei.

Nel processo di secondo grado, celebrato con rito abbreviato, i giudici reggini avevano inizialmente condannato Giorgi a 2 anni e 8 mesi e Murdaca a 1 anno, 9 mesi e 10 giorni, con pena sospesa, per il reato di abuso d’ufficio continuato e aggravato, derubricando l’imputazione originale di concorso esterno in associazione mafiosa.

La V sezione penale della Corte di Cassazione, nel novembre del 2017, aveva annullato con rinvio la sentenza per quanto riguardava le posizioni dei due ex amministratori, sottolineando nelle motivazioni come la decisione impugnata fosse lacunosa nel giustificare la qualificazione giuridica dei fatti in relazione al reato di abuso d’ufficio (art. 323 del Codice penale).

Oggi, dopo un lungo iter giudiziario, la Corte d’Appello ha assolto definitivamente Sebastiano Giorgi e Francesco Murdaca, rispettivamente ex sindaco e ex assessore all’ambiente di San Luca.

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