SIDERNO – La stabilizzazione degli Lsu e Lpu è stata al centro di un dibattito che ha animato l’assemblea dei sindaci della Locride, convocata dal presidente Francesco Candia per mettere a fuoco una problematica che si trascina ormai da parecchio tempo e che sta creando serie preoccupazioni nei primi cittadini della Locride e della Calabria. All’incontro hanno partecipato attivamente anche Sebi Romeo, presidente del gruppo regionale del Pd, Gianluca Callipo presidente di Anci Calabria , Pasquale Capicotto dirigente regionale, Fortunato Varone dirigente generale del Dipartimento lavoro della Regione e , Salvatore Lamirata, presidente regionale delle autonomie locali. I lavori sono stati introdotti da Francesco Candia e dal presidente del Comitato dei sindaci Rosario Rocca che hanno espresso le loro grosse riserve su una situazione che desta molte perplessità auspicando che sia la politica a farsi carico di un problema molto serio che certamente non puo’ essere risolto dai sindaci. Un puntiglioso excursus è stato, poi, fatto da Salvatore Lamirata che ha ricordato le varie proroghe in attesa di una stabilizzazione che non è avvenuta, o è avvenuta solo parzialmente anche perché la situazione tra i vari Comuni non è certamente omogenea. Ci sono, infatti molti Comuni con pochi precari e altri con parecchie unità. Ma Lamirata ha raccomandato, in ogni caso, che i primi cittadini lavorino insieme se realmente vogliono ottenere risultati positivi. Si è parlato a lungo del Decreto Madia che offre spazi positivi sino a dicembre 2018 ma che pone, pero, alcune precise condizioni per la stabilizzazione . Lo stesso Gianluca Callipo ha evidenziato la necessità che sia il Governo nazionale a dare i giusti aiuti ai primi cittadini che hanno in comune un obiettivo difficile da raggiungere e che devpono in ogni caso mettere un punto fermo alla situazione. Il capogruppo regionale Pd Sebi Romeo, dal canto suo, ha evidenziato la necessità di un confronto continuo e costante tra sindaci e rappresentanti istituzionali , unica possibilità per ottenere risultati migliori di quanto lo siano stati sino a questo momento. Anche Romeo ha confermato che il problema è di natura “ politica” e che esistono delle responsabilità collettive auspicando la necessità di lavorare con maggiore incisività per far uscire i lavoratori in questione dalla precarietà , Una problematica, in definitiva, ancora lungi dall’essere risolta e che ieri, martedi, – come è stato anticipato nel corso della riunione –è stata anche oggetto di altra riunione che si è tenuta presso i locali della Prefettura di Catanzaro a conferma che sul problema, che interessa tutta la Regione Calabria, c’è ancora da lavorare parecchio.

Aristide Bava