L’Asparagus acutifolius, ovvero l’asparago selvatico, è una pianta erbacea perenne rizomatosa, appartenente alla famiglia delle Liliacee; è alto dai 30 ai 150 cm, ha un sapore amarognolo ed è caratterizzato da un tipico odore e un colore verde intenso. Cresce nei pascoli incolti, lungo i muretti a secco, nei boschi di quercia. Se ne utilizzano i nuovi germogli primaverili per intero. Freschi si lessano e si impiegano come ingrediente di frittate, contorni e antipasti; ma vengono anche conservati sott’olio. Questi ortaggi sono davvero poco calorici hanno molta fibra, vitamina C, carotenoidi , vitamina B e sali minerali, tra i quali calcio, fosforo e potassio: mangiando 100 grammi di asparagi si assume circa il 75% della quantità quotidiana necessaria di acido folico, sostanza molto importante per la moltiplicazione delle cellule dell’organismo e per la sintesi di nuove proteine. Gli asparagi sono molto depurativi e diuretici, se non ci sono controindicazioni vale la pena di approfittarne per aiutare e eliminare il ristagno di liquidi nei tessuti e quindi ridurre la cellulite. Mangiane con parsimonia solo se tendi a soffrire di disturbi renali, di cistiti e di calcoli renali, perché contengono acido urico che può incrementare l’infezione già in atto
La sua zona d’elezione è la provincia di Vibo Valentia: è qui che il salmastro del mare incontra l’aria fredda e la terra dura delle montagne, dando all’asparago locale un sapore amaro e un profumo erbaceo incomparabili con altre varietà della stessa pianta. La pianta cresce spontaneamente nelle campagne calabresi, ha rami sottili e foglie spinose e può arrivare al metro di altezza.
fonte: https://www.aiabcalabria.it/
Bibliografia
Accogli R., Medagli P., 2018. Erbe spontanee della Calabria. Ed. Grifo. Lecce.
Spampinato G., 2002. Guida alla flora dell’Aspromonte. Laruffa Editore. Reggio Calabria