L’associazione unitaria psicologi italiani (AUPI) è sul piede di guerra. L’Azienda sanitaria provinciale di Reggio Calabria avrebbe escluso gli psicologi dalle graduatorie per la specialistica ambulatoriale. Per il segretario generale del sindacato, Mario Sellini, si tratta di una decisione “illegittima” che penalizza gli psicologi e tutti quei cittadini che hanno bisogno di assistenza psicologica.

L’associazione chiede dunque “l’applicazione dell’accordo nazionale. In caso contrario presenteremo, oltre a un ricorso, una denuncia all’Asp con una richiesta di risarcimento danni per tutti gli psicologi esclusi dalla graduatoria”.

Secondo l’Aupi l’Asp reggina avrebbe violato “l’accordo collettivo nazionale vigente che definisce inequivocabilmente i titoli e le equipollenze che devono essere oggetto di valutazione” e ha definito il comportamento dell’azienda “discriminatorio”, perché “tutte le altre Asp della Regione applicano correttamente la norma. Sembra quasi che si voglia costringere gli psicologi ad attivare ricorsi costosi per le famiglie e per la stessa Azienda sanitaria”.

L’assistenza specialistica ambulatoriale comprende tutte le prestazioni, terapeutiche e riabilitative, di diagnostica strumentale e di laboratorio, riconosciute nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), erogate dai medici specialisti che operano negli ambulatori e nei laboratori del Servizio Sanitario Nazionale. L’area della specialistica ambulatoriale afferisce all’area più ampia dell’assistenza distrettuale territoriale, rivestendo un ruolo fondamentale nel quadro dell’assistenza primaria erogata ai cittadini, sebbene ambulatori e laboratori possano essere dislocati presso strutture di ricovero.

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