I Carabinieri di Milano, con il supporto dei Carabinieri di Napoli, hanno catturato il killer della ‘ndrangheta Massimiliano Sestito, evaso dai domiciliari in provincia di Milano, il 30 gennaio scorso. Il fuggiasco è stato rintracciato e catturato dai militari alla Stazione Circumvesuviana di Sant’Anastasia in provincia di Napoli. Sestito, ritenuto affiliato alla ‘Ndrangheta catanzarese, ha condanne per due omicidi, una delle quali per l’assassinio di un appuntato dei carabinieri nel 1991, Renato Lio, e l’altra per un boss, Vincenzo Femia, nel 2013. Era stato scarcerato da Terni il 12 gennaio scorso.

La soddisfazione del ministro Piantedosi

“Complimenti all’Arma dei Carabinieri per la cattura di Massimiliano Sestito, pericoloso esponente della ‘ndrangheta evaso dagli arresti domiciliari lo scorso 30 gennaio”. E’ quanto ha detto il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, sottolineando “l’importanza di un’operazione che ha consentito di interrompere in tempi brevi la latitanza del criminale già condannato a 30 anni per l’omicidio di un Carabiniere e che era fuggito in attesa del verdetto della Cassazione per un altro omicidio”, conclude il ministro.

Le parole di Occhiuto

“Il killer della ‘ndrangheta Massimiliano Sestito – evaso qualche giorno fa dai domiciliari a Pero, nel milanese – è stato catturato.
Stava scontando la condanna per l’assassinio del carabiniere calabrese Renato Lio, avvenuto a Soverato nel 1991. E proprio ieri la Procura della Cassazione aveva chiesto la conferma dell’ergastolo per un altro omicidio commesso da Sestito nel 2013 a Roma. Congratulazioni ai carabinieri di Milano e di Napoli che hanno nuovamente assicurato alla giustizia questo criminale. Mai più domiciliari per questo pericoloso malavitoso”. Lo afferma in una nota Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria.

Wanda Ferro ringrazia le forze dell’ordine

“In pochi giorni di serrate indagini il killer di ‘ndrangheta Massimiliano Sestito, evaso dai domiciliari dopo essersi liberato del braccialetto elettronico, è stato nuovamente catturato. Si tratta di un’operazione di straordinaria importanza anche dal punto di vista simbolico, perché dà un segnale di fiducia ai cittadini, dimostrando che lo Stato non molla la presa nei confronti dei mafiosi. Rivolgo le mie congratulazioni all’Arma dei Carabinieri per aver stroncato il tentativo di latitanza di un pericoloso criminale, condannato a trent’anni per l’omicidio a Soverato dell’appuntato Renato Lio, e in attesa di verdetto definitivo per un secondo delitto”.  E’ quanto afferma il sottosegretario all’Interno, Wanda Ferro (FDI).

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