Le due opere prime di Gaetano Catalani pubblicate dall’Accademia Nazionale “Il Convivio”  di Castiglione di Sicilia e da “Accademia Barbanera” di Castiglione Tevenina,  sono state presentate presso la Biblioteca Comunale di Ardore Marina con grande partecipazione di pubblico. Che il dottore Catalani, specialista in Dermatologia e Venereologia fosse intimamente un poeta, gli amici e molti intellettuali della Loicride lo sapevano da tempo per avere Catalani partecipato a vari concorsi Nazionali ed Internazionali conseguendo numerosi premi e primi posti e finalista al Premio Gioacchino Belli di Roma e premio della Critica al Giugno Locrese oltre che la Menzione d’Onore e attestati di Merito.  Due libri di poesie in lingua (Un profumo … Un ricordo) a ed in vernacolo (Cìnnari), presentati da Beatrice Bumbaca docente del Liceo Scientifico di Locri e dalla prof.ssa Comace dell’Università degli Studi di Messina. L’incontro è stato moderato da Ugo Mollica critico letterario e ottimo presentatore, il quale ha introdotto le opere di Catalani, rispondendo ad una domanda che molti si chiedono e cioè come si fa a pubblicare un libro di poesie. Ebbene, Ugo Mollica così scrive: “per una propensione naturale a scrivere, a parlare di sé, per cercare una collocazione ed un ascolto fra i tanti che oggi lo fanno, per il desiderio di inserirsi in una categoria che appare sempre alquanto considerata ed appagante. Meno spesso, ma molto più giudizialmente, si varca l’uscio di una casa editrice, dopo lunghi e puntigliosi ripensamenti e solo quando dai riscontri e dalle verifiche si riceve un leale deciso “imprimatur”. Gaetano Catalani è un poeta che scrive “il tempo, “ovvero una lunga meditazione sulla temporalità collettiva (quella storica e della propria terra) di una temporalità privata (i ricordi) e parallela (onirica). Non una poesia impastata di terra calabrese ma di una versificazione che sa ricordare e abbandonarsi sia al realismo sia agli slanci lirici”. Quindi, una poesia vitale, Come ha scritto nella prefazione Giuseppe Manitta. Nel libro “Un profumo … Un ricordo”, vi è “il filo trainante del ricorso, l’inquietudine della malinconia, la nostalgia del passato”; quella “nostalgia che è riserva dell’uomo che affiora e ci sprona nelle difficoltà della quotidianità, richiamando alla memoria la validità del nostro passato, gettando un ponte emozionale che può librarci da traumi, conoscenze negative, dando compiutezza e senso al nostro percorso facendoci rivivere persone e luoghi cari”(Nervino Barbanera). Tutto questo è stato evidenziato in modo dettagliato e appassionato dalle due relatrici Bumbaca e Comaci che hanno ricevuto, assieme all’autore, applausi scroscianti dai presenti.

Domenico Agostini

Presentazione libri Catalani