La recrudescenza dei fenomeni criminalità nella Locride, tra tutti l’incendio a Bovalino di una sala ricevimenti e gli spari ad una nota paninoteca a Gioiosa Marina, alzano in modo preoccupante l’astina della difesa dell’ordine pubblico. Erano anni che non si registravano atti delittuosi tali, uno dopo l’altro ed a ventaglio, anche se ovviamente sconnessi tra di loro. Ci auguriamo che lo Stato intervenga celermente ed individui i colpevoli; l’interrogativo che mi pongo da attore politico è il seguente: la politica delle repressione sarà fruttifera? La repressione nelle strade umilia e penalizza i tanti cittadini onesti la cui qualità della vita è già modesta a causa appunto di questi vili atti criminosi, e che viene fiaccata dall’angoscia di vivere in stato di guerra. Credo che questa nostra terra abbia bisogno di una serie di iniezioni e cure alternative, un’iniezione di fiducia e di economia perché la popolazione è al collasso e la soglia di povertà è schizzata inesorabilmente verso l’alto negli ultimi dieci anni; un’iniezione di cultura ed educazione civica, perché la rivoluzione si fa tra i banchi di scuola, nei momenti aggregativi ed associativi, per recuperare chi è indietro, non per isolarlo, e per dare un senso alla nostra esistenza, non per lasciarla naufragare nei disvalori della società odierna. Lavoro e Cultura sono i venti che spazzeranno via la criminalità. Mi auguro che le politiche future siano improntate a questo. E mi auguro che la politica abbia sempre più il coraggio di esprimersi su tali argomenti anziché “girarsi dall’altra parte”.
Gianfranco Sorbara
Candidato alla Camera dei Deputati
Calabria 2 con il
Partito Valore Umano