Il dovuto riconoscimento alle tante eccellenze della nostra terra, in uno degli angoli più suggestivi dell’intera regione. E’ questo il senso dell’edizione 2017 del Pericle d’Oro, che ha avuto luogo ieri sera nel magnifico scenario del castello feudale di Ardore.
Organizzata, come sempre, dall’associazione “Ellade” presieduta da Mimmo Savica, la manifestazione, condotta dalla giornalista Rai Simona Rolandi, in collaborazione con la “first lady” signora Elvira, ha dato il giusto risalto a personalità del mondo scientifico, artistico, culturale e istituzionale che si sono distinte in maniera particolare, dando lustro alla nostra terra.
Lunga la sfilata dei premi “Ellade”. Dopo l’avvocato Clara Veneto (figlia del celebre penalista Armando) che è responsabile della formazione dei giovani per l’Unione Camere Penali, è stato premiato Giuseppe Chinè, magistrato di origine Bovalinese, Che non ha dimenticato i tempi in cui, da adolescente, assisteva alla cerimonia di premiazione del Pericle. Dopodiché sono stati assegnati analoghi riconoscimenti a personalità del mondo scientifico, con particolare attenzione al campo della ricerca farmaceutica, da Francesco Ortuso a Giuseppe Rossano, da Angelo Ferrari alla locrese Micaela Gliozzi, che he detto, parlando del suo lavoro di ricercatrice nella lotta al morbo di Parkinson che «Il lavoro diventa più efficace se lo si fa tutti insieme e voglio condividere il premio con tutto il centro di ricerca Dopo un paio di intermezzi con la scuola di danza di Renata Galea che ha eseguito “Ritornella” e la cantante Ilenia Mazzà, è stato premiato l’attore Saverio Vallone, figlio di Raf, al quale la famiglia Savica è legata da un’antica amicizia, e il medico Santo Gratteri, impegnato nella lotta alle dipendenze da alcol e droga.». L’ultimo premio “Ellade” è andato a Ernesto Palma, impegnato nel campo della farmacogia sperimentale.
Dopodiché si è proceduto alla consegna dei premi “Pericle d’Oro”, che sono andati all’artigiano Gianfranco Montano, che ha donato un paio delle proprie preziose scarpe create per l’occasione, allo stilista di San Giovanni in Fiore Domenico Caruso, re delle tessiture artistiche che esporta i suoi esporta i suoi tappeti anche in Iran, al produttore di olio biologico Marco De Santo e al titolare del ristorante “La Cascina” Salvatore Agostino. Reduce dalla bellissima esperienza del “Carmelitano d’oro” di Locri si è esibita, poi, la giovane cantante Maria Grazia Reale, mentre ha chiuso la serata l’altra cantante che ha partecipato al concorso. locrese, ovvero Martina Bruzzese.
Il premio speciale “Pasquino Crupi” per la cultura è stato conferito a Franco Arcidiaco (nella foto) giornalista ed editore che dopo aver ricordato che «Oggi celebriamo i vent’anni di attività della casa editrice “Città del Sole”, che gestiamo insieme a mia moglie Antonella Cuzzocrea» ha speso parole di grande affetto verso Pasquino Crupi «Che amava davvero i calabresi e li difendeva sempre. Ha tanti meriti, tra i quali – ha detto – quello di aver scoperto la letteratura calabrese e io, ogni mattina, quando ascolto e leggevo le notizie , mi domandavo cosa avrebbe pensato Pasquino,”
Arcidiaco è stato premiato dal giornalista Mimmo Logozzo, già caporedattore della Tgr Rai dell’Abruzzo, che con gli occhi gonfi di commozione ha ricordato Pasquino nella sua ultima apparizione pubblica, ovvero al premio “Giomo Trichilo” di Siderno. I premi “Gino Gullace” per il giornalismo sono andati alla conduttrice televisiva Anna Aloi, impegnata nella valorizzazione della gastronomia calabrese, al caposervizio della Gazzetta Del Sud Arcangelo Badolati e a Francesco Bevilacqua, autore di alcune preziose raccolte di testi fondamentali della letteratura regionale, che ha innanzitutto ricordato come «Ardore è la terra natia di Saverio Montalto, autore del primo romanzo sulla mafia» e soprattutto ha puntato l’indice sulla necessità di «Riscoprire certi luoghi perduti nella memoria collettiva. Troppi calabresi non conoscono la loro terra e la loro letteratura, ed è ora di darci una mossa». Ultima premiata è stata la giovanissima calciatrice Rebecca La Face, di Melito Porto Salvo, alla quale sono andati gli auguri dei presenti, in particolare quelli di Simona Rolandi che si è congedata dicendole «Mi auguro di intervistarti un giorno».
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