R. e P.
Nella giornata di ieri, si è chiuso un capitolo, si conclude con anticipo il mio ruolo da consigliare comunale ardorese.
Cinque consiglieri della maggioranza, insieme con altri quattro di minoranza, hanno rassegnato le proprie dimissioni da amministratori comunali; cade, dunque, in automatico il consiglio comunale di Ardore.
Sono amareggiato per quanto accaduto, profondamente dispiaciuto.
Eppure in questi quattro anni abbiamo lavorato tanto e bene; i risultati di una buona gestione amministrativa, sia pur perfettibili come ogni cosa, sono visibili e concreti. Si è commesso qualche errore? Sicuramente; sbagliare, però, non solo è una preziosa opportunità di crescita ma rappresenta un inciampo inevitabile per chi, in questi complessi anni, ha deciso di agire quotidianamente.
Spero di aver eseguito il mio compito nel migliore dei modi e di aver dimostrato impegno e buona volontà. Non importa che io abbia lavorato in qualità di consigliare e non da assessore, siamo stati eletti per rappresentare una comunità, per portare ad essa benefici indipendentemente dalla carica assunta.
Avrei voluto vedere, o meglio intravedere, i consiglieri di minoranza più spesso nelle nostre strade o nei corridori del nostro comune e avrei voluto intavolare discussioni proficue e trovare soluzioni congiunte con tutte le parti coinvolte.
Personalmente trovo la scelta di ieri  profondamente sbagliata,  sia a livello umano che per la nostra cittadina; penso sia assurdo interrompere un mandato ad un anno naturale dalla scadenza.
A ridosso della stagione estiva, tale scelta non gioverà a nessuno e, considerando che le prossime elezioni avranno luogo, con ogni probabilità, nel mese di giugno 2024, anche la prossima estate ne risentirà.
A perderci sarà la nostra cittadina, il turismo: settore che il sindaco CAMPISI e questa amministrazione hanno sempre ritenuto di vitale importanza per il nostro territorio.
Grazie alla programmazione estiva a beneficio di ardoresi e turisti, Ardore in questi anni è diventata una meta ambita e di svago. A dimostrazione di ciò, è diventato pressoché impossibile trovare case in affitto, B&b o posti letto in albergo durante la stagione calda e i nostri stabilimenti balneari, sovente, non hanno ombrelloni liberi, in quanto saturi di prenotazioni già dal mese di febbraio.
Ritengo scorretto voltare le spalle al sindaco Campisi, soprattutto con queste modalità.
Come ogni primo cittadino avrà sicuramente tralasciato qualcosa per dare la priorità ad altro, io stesso non ne ho condiviso tutte le scelte; ma la famiglia del Mulino Bianco non esiste e paragonare quella fasulla perfezione alla imperfezione del nostro Comune sarebbe da stupidi.
Siamo tutti portatori di idee profondamente diverse per fortuna e in una democrazia tutte le opinioni andrebbero rispettate e tenute nella giusta considerazione ma, purtroppo, abbiamo fallito: nel confronto dialettico si è deciso, per narcisismo intellettuale, di far prevalere alcune idee rispetto ad altre facendo saltare una amministrazione senza addirittura previa comunicazione alla parte interessata.
Concludo augurando in bocca a lupo alla nostra comunità
Marco Pulitanò