L’associazione “Piccola Opera Papa Giovanni” è da anni impegnata nei percorsi di sostegno e tutela delle donne vittime di violenza, un aiuto costante che si è concretizzato anche sulla Locride attraverso il lancio dello Sportello Antiviolenza “A. Morabito” di Ardore. Il sevizio di prossimità, svolto in collaborazione con il Comune di Ardore e con l’Auser, è stato presentato presso il Castello Feudale di Ardore, all’interno di un dibattito largamente partecipato dal titolo “L’importanza dell’empowerment femminile nei programmi dei sistemi politici e sociali”. Lo Sportello Antiviolenza “A. Morabito” svolgerà un servizio dedicato all’ascolto e alla comprensione delle vittime di violenza, ed offrirà una rete più ampia di supporto e tutela psicologica, legale e di accoglienza, nel massimo rispetto della privacy. La fase di apertura dell’evento è stata dedicata ai saluti istituzionali da parte del Sindaco del Comune Giuseppe Campisi e del Prof. Domenico Nasone, in rappresentanza dell’ente gestore. Il dibattito è stato introdotto e moderato dall’avvocato della Piccola Opera Papa Giovanni Lucia Lipari, che ha approfondito il concetto di empowerment femminile: ”un percorso finalizzato alla conquista della consapevolezza di sé è il primo passo per uscire dalla violenza, del resto il quinto obiettivo dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite reca scritto che raggiungere l’uguaglianza di genere non è solo un obiettivo importante in sé e per sé, ma anche un catalizzatore per un futuro sostenibile per tutti”.
Gli interventi che si sono susseguiti hanno analizzato il tema della violenza di genere da più prospettive integrate. Il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Reggio Calabria Roberto Di Palma ha esortato tutti a riflettere su uno spaccato specifico: la violenza di genere maturata in contesti di ‘ndrangheta: “abbiamo istruito processi con storie raccapriccianti, oggi però dobbiamo considerare anche la possibilità di avviare percorsi di libertà, come quello del progetto Liberi di Scegliere ad esempio, che per la prima volta rappresenta una via ulteriore per tutelare i minori e anche i genitori che decidono di seguire i figli”. Il Procuratore della Repubblica di Locri Luigi D’Alessio ha sottolineato l’importanza del rispetto verso le donne: “ educare i minori è essenziale per promuovere l’educazione alla relazione e scongiurare la discriminazione di genere. Sono stati fatti numerosi passi avanti in ambito legislativo ma occorre continuare a lavorare. Non possiamo dimenticare l’esempio di Teresa Mattei all’interno dell’Assemblea Costituente e la sua battaglia per la conquista dei diritti e la pari opportunità”. L’intervento del Presidente del Tribunale di Locri Fulvio Accurso, è stato invece incentrato sull’importanza di scendere in piazza per sensibilizzare le donne alle denuncia: “è necessario arrivare alle donne, specie in alcuni contesti più periferici, attraverso un linguaggio diretto ed immediato, che le induca a fare scelte importanti per cambiare la propria condizione. Sii è spesso assistito ad episodi feroci, è tempo di agire per invertire questa sottocultura”.
La Responsabile del Cav “A. Morabito” Francesca Mallamaci ha concluso i lavori sottolineando che: ”La nostra accoglienza, sia residenziale sia di puro ascolto, viene assicurata a prescindere dalla presentazione di una denuncia e comunque nella piena riservatezza, adottando un approccio multidimensionale. La prevenzione si costruisce sin dalle elementari però, promuovendo percorsi in grado di abbattere gli stereotipi di genere”.