Continuano i sit-in degli agricoltori.
Nuovo presidio nella Locride, tra Ardore Marina e Bovalino, per chiedere condizioni di lavoro più dignitose.
La protesta si allarga: non solo le politiche europee, al centro delle contestazioni, ma anche l’uso dei fondi del piano di sviluppo rurale.
Hanno sfilato sulla statale 106 nella Locride con i loro trattori per continuare a chiedere un cambio di passo all’Ue sulle regole comunitarie e sull’aumento dei costi di produzione in agricoltura.
Al corteo organizzato nella Locride, hanno presenziato anche diversi sindaci, tra loro il presidente dell’Assemblea dei Comuni della Locride Vincenzo Maesano e il presidente del Comitato Giorgio Imperitura.
“Non possiamo mai essere competitivi con i paesi esteri, quelli oltre i confini europei per intenderci -ha detto Domenico Comito, uno degli organizzatori del sit in- perché in quei paesi la lavorazione ha un costo nettamente inferiore a fronte di una qualità di dubbia classificazione e, comunque, sicuramente inferiore. Per noi è importantissimo e di vitale rilevanza preservare il made in Italy, perché è chiaro che tutti ci teniamo alla nostra salute ed a quella dei nostri figli” .
Poi c’è anche la questione dei fondi PSR (Piani di Sviluppo Rurale) previsti dall’UE ma che molto spesso non arrivano o sono ancora incagliati nei meandri della burocrazia e ciò va certamente a discapito dei vari imprenditori agricoli che non riescono a far fronte alle tante esigenze del mercato.
A manifestare sono stati gli agricoltori ed allevatori della zona che con grande senso civico stanno protestando per una situazione di cui non si intravede al momento una via d’uscita nonostante il promesso impegno da parte della politica nazionale e regionale.
I sindaci dell’Associazione Comuni della Locride si sono schierati accanto agli agricoltori per sostenere le loro ragioni.
lr-ecodellalocride.it
nella foto sotto Domenico Comito