R. e P.

In qualità di consiglieri di minoranza del gruppo politico “Ardore 4.0 Cittadini in movimento”, preso
atto della volontà espressa da ben cinque consiglieri di maggioranza di volersi dimettere,
abbiamo, a nostra volta, deciso di rassegnare le dimissioni. Vorremmo sottolineare che le nostre
dimissioni sono state una naturale conseguenza di quelle rassegnare dai cinque dissidenti…di
certo rimanere in carica con il sindaco e i suoi tre fedelissimi non avrebbe cambiato l’ordine delle
cose, anzi sarebbe stata un’autentica presa in giro per gli ardoresi. Non è mai una scelta semplice
quella di decretare lo scioglimento del consiglio comunale ma siamo fermamente convinti che
quando cinque consiglieri di maggioranza su otto (tre assessori su quattro, tra cui la vicesindaco)
decidono di procedere verso questa direzione, alla base ci devono essere sicuramente dei validi
motivi. Siamo convinti di questo soprattutto per il fatto che trattasi di persone che da sempre
sono politicamente legate al sindaco Campisi per cui, una simile rottura, dovrebbe far riflettere un
po’ tutti!

Ma saranno loro ad illuminarci e a chiarirci le motivazioni che sottendono tale scelta.
Noi abbiamo sempre espresso le nostre perplessità sul modus operandi dell’amministrazione e
sulle scelte politiche dalla stessa poste in essere in questi anni. Negli ultimi comunicati stampa
abbiamo sottolineato le problematiche sottese al bilancio consuntivo che è stato approvato
qualche giorno fa e al bilancio preventivo che, ormai, non vedrà più la luce, almeno così come
l’avevano immaginato gli ormai ex componenti della maggioranza. Abbiamo evidenziato tutte le
criticità strutturali contenute nel bilancio, determinate negli ultimi quattro anni da una gestione non
responsabile delle casse comunali e abbiamo dimostrato come il comune sia finanziariamente
sull’orlo del fallimento.

Abbiamo più volte criticato la politica portata avanti dall’amministrazione Campisi poiché
stipulare mutui a carico dei cittadini quantificabili in circa 1,6 milioni di euro per rifare piazze,
marciapiedi e feste sicuramente non denota grandi capacità gestionali. Infatti, proprio in questi
anni, si è registrato un forte aumento delle tasse (IMU E ADDIZIONALE COMUNALE) e a nulla è
valsa la forte riluttanza e la dura opposizione da noi espressa nel corso dei vari Consigli per
neutralizzare la decisione di aumentare il carico fiscale dei cittadini in un momento storico in cui
l’inflazione sta già erodendo fortemente il potere d’acquisto delle famiglie. In tempi come quelli
che stiamo vivendo ogni scelta politica, a nostro avviso, avrebbe dovuto essere caratterizzata da
sobrietà e buon senso ma così non è stato!

Invitiamo la cittadinanza a non farsi prendere dal panico per l’arrivo del commissario prefettizio
ma, al contrario, facciamo in modo che questa pausa, fino alle prossime elezioni, faccia riflettere
un po’ tutti!

In primis gli amministratori uscenti affinché possano redimersi e capire quali sono stati gli errori
commessi che hanno portato ad una tale disfatta; in secondo luogo la cittadinanza tutta, affinché
capisca che la politica è una cosa seria! La politica è tentare di trovare una risoluzione ai problemi
atavici del paese (rete idrica colabrodo) rinunciando magari alla realizzazione di opere pubbliche
che danno visibilità; è far quadrare i conti (non sperperare il denaro pubblico); è fare l’interesse
della collettività e non del singolo; è promozione e sostegno di ogni iniziativa atta a rendere
accessibile a tutti le attività sportive e di aggregazione, le discipline che rivestono finalità sociali,
senza far prevalere le proprie passioni personali a tal punto da privilegiare alcune categorie
piuttosto che altre.

La politica è tante cose e siamo tutti accomunati da un’unica speranza…migliorare la nostra
qualità della vita e dare in eredità ai nostri figli un posto migliore in cui vivere e di cui essere fieri!
Noi, in questi anni, abbiamo portato avanti le nostre idee motivati da un unico obiettivo:
partecipare attivamente e con serietà alla vita politica del paese nell’interesse della collettività e
del bene comune. Potevamo fare di più? probabilmente sì! Potevamo fare meglio? Probabilmente
sì!

Vi basti sapere che ci siamo impegnati tanto svolgendo il nostro dovere di vigilanza sull’operato
degli amministratori per tenere sempre informata la cittadinanza e cercando, in sede di Consiglio
comunale, di dare sempre il nostro contributo con suggerimenti e consigli nell’interesse della
collettività, portando avanti una politica d’opposizione costruttiva e mai ostruzionistica perché
abbiamo sempre avuto a cuore solo ed esclusivamente il benessere del paese.
Giovanni Teotino
Rosita Muscatello
Lillo Panuzzo
Peppe Spanò