Il piccolo Comune di Antonimina ha dato ancora una volta dimostrazione dell’attaccamento ai sacri valori della Patria, ricordando per non dimenticare i 61 antoniminesi caduti nelle due grandi guerre.
La manifestazione è stata voluta è organizzata dal parà Cosimo Paolo Pelle, che oltre ad essere consigliere comunale dell’attuale maggioranza, riveste la carica di Presidente Provinciale dell’ Associazione Volontari di Guerra, la cui sede, appunto, è stata inaugurata ieri.
Il corteo, riunito in piazza Littorio, con i rappresentanti di 15 associazioni combattentistiche e d’arma, gonfalone comunale in testa, ha fatto la prima tappa al monumento al Carabiniere, dove è stata deposta una corona di alloro. Riteniamo sempre doveroso ricordare, che il monumento al carabiniere è stato donato dal compianto amico fraterno, Prof. Gaetano Barletta.
La banda del Prof. Cosimo Ascioti con elegante professionalità ha intonato gli onori militari. Grande emozione il silenzio eseguito alla tromba dallo stesso maestro.
Il corteo, poi, con in testa il Sindaco del Comune di Antonimina e l’organizzatore Cosimo Paolo Pelle, ha proseguito verso largo Tre Canali, dove c’è stata la deposizione della seconda corona di alloro, dinnanzi alle lapidi con i 61 nomi dei caduti antoniminesi. L’alzabandiera, alla presenza i del Primo Maresciallo Portolesi del Comando Militare Esercito Calabria, è stato fatto eseguire dal Comandante della stazione Carabinieri di Antonimina Iannì, insieme al Cap. Calabrò.
Il corteo poi sulle note delle banda del Prof Ascioti ha proseguito verso via Umberto I dove, è stata inaugurata la sezione provinciale della Federazione Volontari di Guerra, intitolata a Nicola Pizi e Tito Minniti.
Grande emozione ha suscitato l’invito del Presidente della Federazione Cosimo Pelle ad un rappresentante per associazione a mettere la mano sul nastro tricolore come segno vero di unione, armonia e compattezza di tutte le forze armate, che amano e difendono la Patria, nel sacro vessillo nostro tricolore.
Suggestivi e di grande valore espressivo e simbolico i dipinti realizzati sulla facciata della sede ed uno all’interno, dalla sapiente capacità e maestria di Romano Vincenzo e della figlia Ylenia, ancora sedicenne ma bravissima già.
La cerimonia si è conclusa in Piazza Vittoria con gli interventi del Sindaco Luciano Pelle, del Maresciallo Portolesi, del giornalista Mario Saccà, della Presidente dell’ Ass. dei Garibaldini e infine, del promotore e organizzatore dell’evento Cosimo Paolo Pelle.
Riportiamo di seguito un passaggio del parà Pelle, per l’intensità delle parole che sono giunte al cuore di tutti. “Il tricolore che oggi sventola libero nei palazzi, non è un pezzo di stoffa ornamentale, è la nostra bandiera, rappresenta l’inferno del Piave tinto di rosso dal sangue dei nostri ragazzi, la speranza di chi andava all’assalto, per vivere ancora un altro giorno nella terra di nessuno.
Ai giovani, ai bambini oggi, noi abbiamo il sacro dovere di trasmettere gli alti valori della democrazia, l’attaccamento ai valori e all’amore della Patria. La scuola, gli insegnanti, hanno questo preciso compito. Nessuno mai si permetta di offendere il nostro tricolore, perché esso rappresenta la nostra libertà, il sangue dei nostri morti. Onoriamo e ricordiamo sempre i nostri caduti, i caduti per la Patria che non hanno un colore politico, non sono distinguibili nella loro dignità e, vorrei dire, nella loro santità. Sono i nostri eroi, i nostri fratelli”.
Poi un momento veramente inconsueto ma di grande significato: il parà Pelle ha pronunciato la formula del giuramento, a cui tutti a gran voce si sono associati.
“ Giuro di essere fedele alla Repubblica Italiana, di osservarne la Costituzione e le leggi e di adempiere con disciplina e onorare tutti i doveri del mio Stato per la difesa della Patria e la salvaguardia delle libere Istituzioni”.
(Sandro Tropeano) LENTELOCALE.IT