Si sa, gli dei amano le rose. Coloro che, domenica scorsa, sfidando pioggia, fulmine e saette previsti al sud, sono arrivati alla Casa delle Erbe, ad Antonimina, hanno potuto verificarlo. Per la Festa delle Rose, alla sua seconda edizione, nella incantevole vallata sotto Tre Pizzi sono stati sospesi i temporali e tantissimi cultrici e cultori delle rose e della natura provenienti da ogni dove si sono trovati in un clima caloroso e conviviale nello scenario unico del roseto alla fioritura di maggio. Lo spazio dedicato alle rose è curato personalmente da Marò D’Agostino, artista e architetta paesaggista , ideatrice dell’evento, unico in Calabria, che il Circolo Casa delle Erbe e delle Agricolture va perfezionando come appuntamento annuale di riferimento regionale nel settore . “ La gioia dell’osservare, del sentire, dell’odorare schiudendo i sensi alla bellezza dei fiori e del paesaggio, che in questo luogo si rivela e mostra in tutte le sue innumerevoli diversità, è questa la festa”. La giornata è stata organizzata alternando momenti di conoscenza sulla cultura delle rose e su alcune loro possibili utilizzazioni per rendere gradevole la vita quotidiana. Un laboratorio di stampa botanica tenuto dall’artigiana Caterina Niutta ha introdotto i presenti nel mondo affascinante delle tinte naturali e gli stessi hanno potuto partecipare alla trasformazione di alcune rose ed erbe raccolte sul posto in originale decoro tessile. Il piacere della vista è diventato anche piacere per il palato e l’olfatto al buffet grand gourmet prodotto ed allestito con sapienza e arte culinaria dalle socie del Circolo che hanno saputo sposare una attenta ricerca culinaria sulle rose con quella tradizionale, autentica ed antica dell’uso delle erbe. Anche il pane alle rose realizzato per questa occasione dall’architetto Marisa Femia rispondeva a questa filosofia: la bontà del prodotto e la selezione degli ingredienti migliori accompagnano la bellezza delle forme mediate con assoluta naturalezza dalla Natura stessa. Insomma, un menu di dolci e salati e di acque e bevande profumate inimitabile, colto e graditissimo. A seguire e per chiudere, dato che le previsioni meteo avevano spinto gli organizzatori ad annullare – rinviandolo a data da destinarsi – il concerto nel roseto del pianista Antonio Fiume, il programma ha gratificato gli olfatti. Nel laboratorio condotto da Sandra Ianni, nota esperta di enogastronomia, profumi e spezie, la storia del profumo è passata letteralmente sotto al naso dei numerosi partecipanti; una modalità decisamente sensoriale di comprendere la storia e godere delle emozioni del tempo. Particolare attenzione la relatrice e autrice del libro di racconti e ricette “ Alla corte di Isabella dè Medici Orsini”, di recente pubblicazione, ha dedicato alla regina dei fiori.
Con una degustazione e una meditazione alle rose ci si è dati appuntamento tutti , “ naturalmente”, alla prossima Festa, terza edizione.