“Denunciare vuol dire, non solo non aver paura, ma dimostrare a chi pensa che con le intimidazioni si possa ottenere qualcosa che questo non si può ottenere. Dire no al racket delle estorsioni, dire no all’usura vuol dire innanzitutto dire no alla mafia”. Lo ha detto la presidente della commissione parlamentare antimafia Chiara Colosimo, parlando con i giornalisti oggi a Reggio Calabria, a margine dell’assemblea nazionale delle associazioni antiracket aderenti alla Fai.
“È un onere, ancora prima che un onore – ha aggiunto – poter rappresentare tutti coloro i quali combattono contro la criminalità organizzata. La Commissione antimafia ha la necessità innanzitutto di stare in questi posti in cui il coraggio vince la paura e in cui le imprese fanno ancora più e ancora prima delle istituzioni”.
Colosimo ha ribadito l’importanza della presenza della Commissione in città come Reggio Calabria: “È necessario ascoltare. Le audizioni – ha detto – sono fondamentali, ma le missioni lo sono di più. Credo che andare nei posti, portare lo Stato nelle zone dove spesso lo Stato sembra mancare, sia il mio primo e principale obiettivo. È evidente che questo va fatto con una grande conoscenza del territorio, con le forze di polizia, con tutti i procuratori, tutte le forze che sono impegnate in questa lotta senza quartiere alla mafia. Aggiungo che soprattutto in Calabria, dove la ‘Ndrangheta cammina ma viene anche fermata dalle inchieste che danno un segnale ancora più forte rispetto alla forza della ‘Ndrangheta, noi abbiamo la necessità di starci ancora di più. E vi dirò di più: questa credo sia soltanto la mia prima visita ma sarà una delle tante tantissime volte della Commissione antimafia”.
“Non farò nomi – ha poi detto Chiara Colosimo – ma in queste settimane ho ascoltato diversi imprenditori calabresi, alcuni mi hanno scritto, altri li ho incontrati di persona. Quello che mi viene da dirvi è che loro sono la speranza. La loro speranza deve essere contagiosa. La capacità della denuncia, ma soprattutto del lavoro pulito è l’unica possibilità che ha questa terra per dimostrarsi per quella che davvero è, una terra stupenda dove la mafia può essere sconfitta e la ‘Ndrangheta può finire”.
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