Il prefetto di Reggio Calabria, Michele di Bari, su delega del Ministro dell’Interno, ha disposto l’accesso antimafia nel Comune di Brancaleone allo scopo di accertare l’eventuale sussistenza di forme di infiltrazione o di condizionamento da parte della criminalità. A riferirlo è un comunicato della Prefettura.
La Commissione d’indagine è composta dal Viceprefetto Maria Grazia Surace; da Francesco Battaglia, funzionario economico-finanziario e dal capitano Giovanni Statello, comandante del Nucleo operativo del Gruppo Gdf di Locri. Compito della Commissione – è detto nel comunicato – “sarà  quella di compiere circostanziati accertamenti volti a verificare l’esistenza di collegamenti diretti o indiretti con la criminalità organizzata di tipo mafioso da parte degli amministratori ovvero di forme di condizionamento degli stessi tali da determinare alterazioni del procedimento di formazione
della volontà degli Organi elettivi ed amministrativi o compromettere i principi di legalità, buon andamento o imparzialità dell’agire amministrativo nonché il regolare funzionamento dei servizi”. “L’accesso ispettivo – riporta ancora il comunicato – dovrà essere perfezionato entro tre mesi, prorogabili di ulteriori tre qualora necessario. Già con provvedimento prefettizio del 7 dicembre scorso componenti degli organi istituzionali del Comune di Brancaleone erano stati sospesi in seguito all’adozione dei provvedimenti cautelari disposti dall’Autorità giudiziaria nell’ambito dell’operazione Ecosistema”.