Il pm della Dda di Catanzaro, Debora Rizza, ha chiesto la condanna per 24 persone e l’assoluzione per solo un’altra, tutte imputate nel processo col rito abbreviato scaturito dall’inchiesta Anteo
Come si ricorderà, l’operazione scattò all’alba del 17 maggio del 2021 infliggendo un duro colpo al traffico di cocaina, hashish, marjuana, metadone ed eroina, nel basso Ionio-catanzarese, in particolare nel soveratese .
Trenta le persone finite sotto la lente degli inquirenti che gli contestavano di far parte di una organizzazione che avrebbe avuto il suo centro nevralgico a Chiaravalle e nei comuni limitrofi, con proiezioni anche nel vibonese e reggino.
Tra i reati a vario titolo contestati, oltre al traffico di stupefacenti, anche quelli di estorsione con l’aggravante mafiosa, ricettazione, detenzione e porto abusivo di armi e di materiali esplodenti, oltre al furto.
Il 25 marzo scorso dodici persone coinvolte nella stessa inchiesta, per le quali è in corso il processo dibattimentale, erano state già rinviate a giudizio dal gup Matteo Ferrante.
L’accusa ha richiesto una assoluzione e 24 condanne tra le quali una per un indagato di Benestare a 9 anni; un’altra per un uomo di Bovalino a 15 anni ed infine per una persona di Ardore chiesta una condanna a 4 anni e 18mila euro di multa.
Il prossimo 27 ottobre si tornerà in aula, per le arringhe difensive, davanti al giudice Antonella De Simone.