Intendo smentire la mia presenza presso Palazzo Alvaro ieri alla riunione “convocata” dalla Città Metropolitana di Reggio Calabria con oggetto le celebrazioni dell’anniversario dei Bronzi di Riace. Con il dovuto rispetto per le Istituzioni tutte che rappresentano il territorio della Provincia di Reggio Calabria, sono tuttavia costretto a prendere le distanze da quanto asserito in queste ore ed erroneamente comunicato”. E’ quanto afferma in una dura nota Antonio Trifoli, Sindaco di Riace, in riferimento ad una riunione che si sarebbe tenuta ieri presso Palazzo Alvaro in cui si sarebbe discusso dei fondi regionali indirizzati agli eventi correlati al 50° anniversario dal ritrovamento dei Bronzi.
“Apprendo infatti dagli organi di informazione di aver partecipato al suddetto incontro – prosegue Trifoli – . Ma in realtà non è stato affatto così. E non ritengo questo un atteggiamento rispettoso nei confronti dell’Amministrazione di Riace, intenta esclusivamente a valorizzare il proprio nome, quello dei Bronzi, di Reggio e della Calabria. Motivo per cui, sin da subito e sempre, abbiamo sposato a pieno come Amministrazione comunale le iniziative ed il modus operandi della Regione, ispirato ad una visione collettiva e coordinata delle celebrazioni dei nostri Guerrieri, volta al coinvolgimento istituzionale di tutti i livelli. Pertanto, non capiamo adesso il senso di “convocare” una riunione sul tema, a seguito delle decisioni sinergicamente prese seduti tutti insieme al tavolo della Cittadella regionale appena la scorsa settimana, quando con tutti gli attori coinvolti è stato condiviso all’unanimità il progetto di un percorso di gruppo, costituendo di conseguenza il Coordinamento unico regionale”.
“Non condividiamo dunque l’atteggiamento assunto adesso dalla Città Metropolitana – conclude il Sindaco di Riace – . Correre da soli non ha alcun senso, oggi più che mai. Ancor meno se l’unica certezza che si ha è costituita dai fondi stanziati dalla Regione Calabria con gran lavoro e fatica del Vicepresidente Princi e del Presidente Occhiuto. È grazie a loro se ci sono le risorse per supportare le iniziative e programmare tutto (nonostante i ritardi generali), sotto l’egida di un Ente sovraordinato che non ha certo bisogno di primogeniture. Mi piacerebbe fosse chiaro a tutti che solo camminando insieme potremo trarre qualcosa di buono da questa ricorrenza storica”.