Altri due casi di violenza tra le mura domestiche, avvenuti ancora nel crotonese, hanno portato all’arresto di altrettante persone, un 41enne di Roccabernarda, ed un 39enne di Cirò Marina.
Quanto al primo, al ferma si è arrivati dopo la denuncia della sua compagna, sporta agli presso la stazione locale dei carabinieri alcuni giorni prima, e con cui aveva raccontato ai militari di vivere, insieme ai figli minorenni, una situazione d’ansia e di terrore dovuta alle continue violenze fisiche e verbali da parte del 41enne, e che il tutto durava addirittura da oltre 20 anni.
La donna, stanca del clima di paura generato dagli atteggiamenti del marito, ha così deciso di affidarsi all’Arma che in stretta sinergia con la Procura della Repubblica di Crotone, ha attivato immediatamente tutte le procedure di sicurezza legate al cosiddetto “Codice Rosso”, che tutela le vittime di violenza domestica, svolgendo delle delicate indagini che hanno portato all’ordinanza di oggi con cui l’uomo è finito in carcere.
Copione più o meno simile nel caso di Cirò Marina. Anche qui una storia fatta di anni di liti, insulti e minacce: la mattina di qualche giorno fa, poi, il punto di non ritorno dopo che il marito, furioso al punto di distruggere diverse suppellettili di casa, stava minacciando di colpirla.
I Carabinieri della Compagnia locale, allertati, sono intervenuti immediatamente assistendo direttamente alle minacce di morte da parte dell’uomo nei confronti della donna.
Ciò che è emerso, a seguito degli accertamenti, è stato quello che i militari definiscono come “un inquietante quadro di sopraffazioni e denigrazioni che andava avanti da anni”: per il 39enne, che nella città del centro Italia dove è residente era già stato destinatario di un ammonimento del Questore – uno strumento istituito per il contrasto ai reati da Codice Rosso – sono, quindi, scattate le manette, e l’arresto per maltrattamenti in famiglia. Su disposizione dell’Autorità Giudiziaria è stato sottoposto ai domiciliari in attesa dell’udienza di convalida.
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