Da domani sabato 28 maggio sarà in mostra presso il Museo Docesano di Gerace l’arazzo Ananias et Saphira della prima metà del XVII realizzato in un atelier delle Fiandre su una variazione del cartone di Raffaello realizzato dal maestro urbinate per la Cappella Sistina su commissione di Leone X de’ Medici.
La presentazione della mostra, contrariamente a quanto preannunciato, per motivi liturgici sopraggiunti, non avverrà nel Basilica Concattedrale ma presso la monumentale chiesa di San Francesco- sempre in Gerace- alle ore 17,00. Dopo il saluto del vescovo Mons. Franesco Oliva e delle autorità presenti,sono previsti gli interventi del direttore del Pontificio Museo della Santa Casa di Loreto Vito Punzi, di Roberto Bilotti Ruggi d’Aragona, del direttore del Museo Diocesano, Giacomo M. Oliva, della storica dell’arte specializzata in storia degli arazzi Florence Patrizi e dello storico dell’arte Attilio Maria Spanò.
L’arazzo sarà visibile fino al prossimo 4 settembre, giorno per il quale è stato fissato un convegno scientifico che tratterà dell’inestimabile valore storico-culturale dell’opera, e del ruolo che la Città ha avuto nel rinascimento.
L’arazzo è legato alla storia di Gerace grazie al cardinale Luigi d’Aragona il quale, prima di indossare a sacra porpora, era stato marchese di Gerace essendo il primogenito di don Enrico I marchese. Il cardinale su incarico del papa si recò a Bruxelles dove vide per primo vide l’arazzo portato a compimento dal cartone di Raffaello “La Consegna delle chiavi” e ne riferì al pontefice non appena tornato a Roma, nel 1518.
La generosità e il mecenatismo del proprietario, Roberto Bilotti Ruggi d’Aragona hanno fatto sì che il prezioso manufatto fosse esposto nel museo Diocesano di Gerace.
In programma anche le installazioni di Anna Romanello che danno una interpretazione in chiave contemporanea dell’opera raffaellesca creando, così una novità nella mostra stessa.
Una nota importantissima, di cui si dirà più avanti, è la interessantissima donazione ad opera di Luigi Ficacci delle incisioni delle opere di Raffaello in Vaticano realizzate dalla Regia Calcografia. Con tale donazione il patrimonio del Museo Diocesano si arricchisce ulteriormente di pregevolissime opere.