Per definire gli interventi del progetto “Spiagge pulite”, rivolto a soggetti detenuti, o soggetti sottoposti a misure alternative alla detenzione o a sanzioni di comunità, si è svolto oggi alla Cittadella regionale di Catanzaro, un incontro tra Regione – dipartimento territorio e tutela dell’ambiente -, amministrazione penitenziaria e Comuni costieri nel cui perimetro ricadono le aree protette della rete Natura 2000.
Per la Regione sono intervenuti il dirigente generale del dipartimenti territorio e tutela dell’ambiente, Salvatore Siviglia, i dirigenti di settore Elvira Costantino (demanio marittimo e contratti di fiume, di lago e di costa) e Giovanni Aramini (Parchi ed Aree Naturali Protette); per il ministero della giustizia: Emilio Molinari, dirigente Uiepe, e Giuseppina Irrera, dirigente Dap.
Il progetto di giustizia riparativa, che ha suscitato l’interesse dei partecipanti, ha favorito l’incontro tra i Comuni costieri interessati e le competenti autorità dell’amministrazione penitenziaria per la definizione degli interventi di pulizia manuale delle spiagge, attraverso il lavoro di volontari detenuti nei penitenziari calabresi con condanne a bassa soglia.
“L’amministrazione regionale – ha spiegato Siviglia – ha promosso il progetto che consente di coniugare i principi di tutela ambientale con quelli sociali che presiedono la giustizia riparativa. L’obiettivo è di dare un importante segnale sulla esigenza di salvaguardia e conservazione della biodiversità nelle aree protette marino costiere, fiore all’occhiello della nostra regione, spesso minacciate da attività antropiche conseguenti alla pulizia meccanica delle spiagge. Vogliamo inoltre contribuire a trasmettere ai detenuti e all’intera comunità un preciso messaggio di legalità e rispetto di norme e regole, coniugando valenza morale e ambientale. Il progetto rientra nel più ampio quadro delle iniziative della tutela ambientale volute dal presidente Occhiuto e finalizzate anche al miglioramento dell’offerta turistica regionale, tramite la valorizzazione delle potenzialità territoriali, quali strumento di sviluppo economico e sociale, nel rispetto della risorsa naturale del mare, delle spiagge e della biodiversità marino costiera”.
La dirigente Costantini ha spiegato che progetto “Spiagge Pulite” è stato sviluppato in stretta sinergia con le strutture del Ministero della giustizia e, in particolare, con il Provveditorato regionale del dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria e dell’ufficio interdistrettuale di esecuzione penale esterna per la Calabria. È volto a valorizzare l’aspetto rieducativo-formativo della pena da attuare mediante la partecipazione a progetti di volontariato di soggetti detenuti, o soggetti sottoposti a misure alternative alla detenzione o sanzioni di comunità.
Aramini ha evidenziato che, in totale, i siti calabresi ricadenti nelle aree protette della rete europea per la tutela della biodiversità, Natura 2000, sono 280, (26mila in Europa), dei quali 30 sulla costa, sul contesto territoriale dove si deve intervenire con questo progetto per contribuire a salvaguardare un habitat ricchissimo di biodiversità.