In Italia è in atto un’ondata di freddo, con condizioni meteorologiche in via di miglioramento al Centro-Nord, ma ancora instabili sulle regioni meridionali. Il nucleo depressionario che ha causato questa fase di maltempo si sta spostando verso il Nord Africa, lasciandosi alle spalle una scia di nevicate a quote collinari sul Centro-Sud e piogge diffuse nelle pianure meridionali. Tuttavia, la situazione meteorologica resta compromessa: la depressione ha infatti aperto una “ferita” sul Mediterraneo, consentendo alle correnti nord-orientali di mantenere una notevole instabilità.
Le regioni meridionali restano particolarmente esposte, con precipitazioni ancora diffuse su Sicilia, Calabria, Basilicata e Puglia. I fenomeni potrebbero risultare intensi e persistenti, specialmente lungo i settori ionici, dove sono attesi rovesci significativi. La neve continuerà a cadere a quote collinari, in particolare su Calabria e Basilicata. Nel frattempo, il Nord Italia e le regioni centrali tirreniche stanno beneficiando di un vasto campo di alta pressione che si sta affermando sull’Europa centrale. Ciò garantirà condizioni di tempo stabile, con cieli sereni e possibili nebbie notturne nelle valli del Nord. Anche in Sardegna il tempo risulterà stabile e soleggiato.
All’inizio della settimana, il Nord Italia e le regioni centrali tirreniche continueranno a beneficiare di condizioni meteorologiche stabili, con possibilità di gelate notturne sulla Pianura Padana. Sulle regioni centrali adriatiche si prevede una maggiore variabilità, con precipitazioni sparse lungo la catena appenninica, nevose a quote collinari. Al Sud, invece, l’instabilità persisterà: piogge e rovesci continueranno a interessare Puglia, Calabria, Basilicata e Sicilia, con nevicate previste a partire dai 1000 metri in Sicilia, dagli 800 metri in Calabria (Sila e Aspromonte) e dai 600 metri in Basilicata (Appennino Lucano).
Durante la settimana, tra martedì 14 e mercoledì 15 gennaio, l’afflusso di correnti orientali manterrà una forte instabilità al Sud, in particolare lungo i settori ionici. La Calabria ionica, e in particolare la zona del Crotonese, potrebbe essere colpita da fenomeni persistenti, con il rischio di temporali autorigeneranti capaci di provocare alluvioni lampo. Anche sul basso Adriatico sono attesi fenomeni sparsi, mentre il tempo resterà stabile al Nord, sulle centrali tirreniche e in Sardegna. Le temperature inizieranno gradualmente a risalire, soprattutto nelle regioni settentrionali e centrali.
Entro venerdì 17 gennaio, l’anticiclone si estenderà anche alle regioni meridionali, portando a un miglioramento delle condizioni meteorologiche su tutta la penisola. Le temperature subiranno un sensibile aumento, soprattutto nei valori massimi, segnando una fase più stabile e mite dopo il maltempo che ha caratterizzato l’inizio dell’anno.
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