R. e P.
“Desta stupore la decisione dei Commissari straordinari della Asl di Reggio Calabria di recidere la convenzione con la cooperativa Coossel, trasferendo gli ammalati psichiatrici ad altra struttura”.
Lo afferma in una dichiarazione il consigliere regionale, Alessandro Nicolò.
“Dopo anni di apprezzato lavoro assistenziale, dodici degenti affetti gravemente da disturbi psichiatrici vengono destinati ad altre strutture senza che i dipendenti e gli amministratori di Coossel ne siano, quanto meno, preventivamente informati della decisione. Un gesto inaspettato – continua l’esponente di FdI – a fronte di tutta una serie di iniziative e di interlocuzioni con le strutture della Asp che prefiguravano un altro tipo di percorso e di decisioni, come il mantenimento in servizio dei dipendenti. Cosa, invece, non avvenuta, con il risultato che 17 operatori si sono ritrovati, dall’oggi al domani, senza alcuna prospettiva di attività. Eppure – ricorda Nicolò – lo scorso anno avevo interrogato con richiesta di risposta scritta, il presidente della Giunta regionale per conoscere il futuro delle strutture psichiatriche, ricevendo un impegno per la regolarizzazione delle strutture residenziali psichiatriche dell’Asp di Reggio Calabria in conformità al fabbisogno territoriale, che “potranno essere anche riconvertite”. Dunque, la Coossel e i suoi operatori avrebbero dovuto essere comunque recuperati per i servizi di assistenza sociale, invece, detto provvedimento penalizza numerosi padri di famiglia, dopo anni di duro lavoro e impegno assistenziale nei confronti di persone impossibilitate a vivere dignitosamente senza aiuto. Ci aspettiamo in merito chiarezza – conclude l’On. Nicolò – da parte degli organi competenti regionale affinchè si salvaguardi il lavoro e l’assistenza ad ammalati gravi e alle loro famiglie. Lo stato di caos della sanità e dei servizi sociali in Calabria, non può comunque riversarsi totalmente sulle spalle degli ammalati e dei loro assistenti, sarebbe davvero fuori da ogni logica umana, un risultato che non vogliamo neppure considerare, e faremo ogni utile iniziativa per ovviare ad una così intollerante forma di burocratismo ministeriale che offende la coscienza e le sensibilità di tutti i calabresi”.