R. e P.

Una grande serata, quella vissuta al Parco degli Dei di Roccella Ionica, sito di proprietà dell’artista Mariella Costa, dove giovedì 23 Gennaio è stata mandata in scena la rappresentazione teatrale “Memorie”, una produzione del Centro Studi Quasimodo e che ha coinvolto il Collettivo “SoleLuna”, nella persone dell’attore Enzo de’ Liguoro e di sua figlia Alessandra, ma anche di straordinari giovani talenti e amici attori sia di Roccella Ionica che della provincia di Reggio Calabria, tra i quali Pino carella, Nuccia Macrì e Massimiliano Valotta, con l’eccezionale partecipazione di Pierpaolo Levi, musicista di fama internazionale, e la regia di Nick Mancuso. Lo spettacolo, ispirato a fatti realmente accaduti durante la seconda guerra mondiale, ha voluto mettere in evidenza l’importanza del “ricordo” come cura per salvare il futuro. Gli spettatori sono stati catalizzati dalla potenza espressiva e profondamente emotiva di Enzo de’ Liguoro, che ha saputo interpretare al meglio le testimonianze dei sopravvissuti ai lager, tra cui Primo levi, Armando Gasiani, Franco Varini, Emilio Russi, Isaac Singer e tanti altri, particolari le sue incursioni in “Napoli Milionaria”. Il tutto accompagnato dalle straordinarie melodie di Stravinskij, Chopin, Ullmann, Klein, magistralmente riprodotte dal maestro Levi. Non da meno le canzoni portate in scena da Alessandra de’ Liguoro, che hanno immerso il pubblico nell’atmosfera del tempo, soprattutto con la famosissima “Lili Marleen”, dove tutto era un macabro scintillio sopra le macerie di milioni di persone. La rappresentazione “Memorie”, con la sua forza evocativa, delle parole e della musica, ha portato l’attenzione sui diritti civili, sul rispetto, l’inclusione e il dialogo democratico, che ancora oggi vengono annullati in nome di egemonie politiche e poteri economici, in un mondo che sembra molto più evoluto di un tempo. Sensibilizzare su certe tematiche è doveroso, farlo in un luogo che è un museo a cielo aperto, come il Parco degli Dei dell’instancabile artista Mariella Costa, acquista ulteriore significato: aspirare alla bellezza tiene lontani dalle brutture mondiali che ci circondano. Dare più spazio all’espressione artistica può educare gli animi delle nuove generazioni a far sì che non crescano con l’idea che si può fare a meno dell’altro per raggiungere eccellenti risultati, ma che ciò che ci circonda si può abbellire con la collaborazione, accettando le diverse sfumature dell’umano, perché ognuno è un tassello imprescindibile per giungere ad uno stato di armonia e benessere, che coinvolga tutta l’umanità. La speranza di ciò è arrivata nel finale con la tenerezza interpretativa delle piccole Marta e Sara. Al termine dello spettacolo la Costa ha omaggiato gli artisti con una riproduzione grafica delle Persefone presente nel Parco, a ricordo della bellissima serata. “L’Olocausto è una pagina del libro dell’Umanità da cui non dovremo mai togliere il segnalibro della memoria” (Primo Levi)