La XIII edizione del Premio Letterario Caccuri si è conclusa con la vittoria di Sigfrido Ranucci, noto conduttore di Report, che ha trionfato con il suo libro “La scelta”. Un’opera intensa in cui il giornalista si racconta in prima persona, ripercorrendo molte delle sue inchieste più importanti, mettendosi a nudo e offrendo al pubblico uno sguardo profondo sulla sua vita personale e professionale.  A Ranucci è stata consegnata la “Torre d’Argento”, che da anni il maestro orafo Michele Affidato realizza per il contest letterario. La “Torre d’Argento”, consegnata negli anni ad importanti personalità, rappresenta non solo un simbolo di eccellenza letteraria, ma anche un omaggio alla ricca eredità culturale della Calabria. Realizzata con cura artigianale e attenzione ai dettagli, quest’opera non solo è un capolavoro che incarna la bellezza e la storia del territorio calabrese ma è divenuta simbolo identitario del Premio stesso. Una testimonianza tangibile del legame profondo tra la cultura e il territorio che lo ospita, conferendo al premio un’aura di prestigio e raffinatezza.  L’ultima serata del Premio, organizzata dall’Accademia dei Caccuriani sotto la presidenza di Adolfo Barone e affiancato dai vicepresidenti Roberto De Candia e Olimpio Talarico, ha visto la partecipazione anche degli altri finalisti, giunti secondi ex aequo. Paolo Mieli, con “Il secolo autoritario: perché i buoni non vincono mai”, è stato intervistato da Paola Bottero; Barbara Stefanelli, con “Love harder: le ragazze iraniane camminano davanti a noi”, da Cataldo Calabretta; e Alessandro Giuli con “Gramsci è vivo”, da Assunta Morrone.

A ciascuno di loro è stata consegnata la prestigiosa “Torre d’Argento”. Durante la serata, condotta da Gianluigi Nuzzi e Manila Nazzaro, è stato dato spazio all’arte del maestro con un’intervista allo stesso Affidato e la proiezione di un video che raccontava il suo percorso artistico ma anche le sue ultime realizzazioni per la Santa Sede. Serata arricchita ulteriormente dall’esibizione del pianista Danilo Rea, che ha ricevuto il premio per la sezione musica, dalle mani di Affidato. L’edizione 2024 del Premio Letterario Caccuri si è così confermata un grande successo, suscitando notevole interesse e registrando una partecipazione straordinaria, ribadendo il suo ruolo di spicco nel panorama culturale italiano.  “Anno dopo anno, realizzare la “Torre d’Argento” per il Premio Letterario Caccuri è per me motivo di grande onore, – afferma Michele Affidato – il Premio nel tempo è diventato simbolo della ricchezza culturale del nostro territorio e vedere la Torre d’Argento consegnata nelle mani di autori che, attraverso le loro opere, costruiscono ponti tra il passato e il futuro, arricchendo il nostro presente è un riconoscimento non solo per loro, ma anche per tutti coloro che credono nella forza della cultura come mezzo di crescita e di evoluzione”.