Di Gianpiero Taverniti
In una terra distintivamente di ottimi e pregiati vini, ci sono realtà consolidate da diversi anni che continuano ad evolversi , nel difficile e selettivo mondo della birra artigianale di qualità. Proprio così, la birra Gladium del giovane Anselmo Verrino e della moglie Lucia Franco, di ZAGARISE , nel catanzarese, è una di queste. Da diversi anni, per più di un decennio, il giovane calabrese ha puntato su questa diffusissima bevanda, riuscendoci , producendo di fatto dell’ottima birra di qualità italiana che pian pianino viene apprezzata , riconosciuta e premiata in importanti contest settoriali nazionali e internazionali.
Lo scorso 20 giugno , a Perugia, nell’ormai famoso e importante Premio Cerevisia, decennale evento che premia le migliori birre artigianali italiane per fascia geografica (nord, centro, sud e isole), stli e design più accattivante.
Premio Cerevisia, patrocinato dal ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, da AITBM ( associazione italiana dei tecnici della birra e dei malti), evento istituito dalla Banca Nazionale di assaggio delle birre, per volontà delle Camere di commercio dell’ Umbria e di Perugia, dal comune di Deruta , dalla Regione Umbria, dal C.E.R.B ( centro ricerca per le eccellenze della birra) e dalla storica ASSO BIRRA.
Un premio importante e ambito, che ha visto premiate 40 birre, delle 140 arrivate in finale. Tra tutti questi mastri birrai italiani, ha ottenuto un pregevole secondo posto con la Birra Gladium 1059 nella categoria Belgian Pale Blonde Ale, il mastro birraio calabrese Anselmo Verrino di ZAGARISE (CZ), piazzatosi sul secondo gradino del podio del premio CEREVISIA 2024 . Birra molto apprezzata per il suo colore ambrato e leggermente velato per la presenza di lievito, con il distintivo di qualità della fine schiuma bianca e della delicata gasatura. Una birra di qualità , dal profumo speziato e fruttato, con il ricercato gusto maltato e moderatamente amaricato, birra corposa con un retrogusto persistente che con i suoi 6.5° ben si abbina, con carni rosse e con pizza ai quattro formaggi. Sempre più in questa terra, ci sono realtà positive che si stanno affermando che non solo portano lustro alla Calabria, ma di fatto fanno economia e spronano giovani ad attivarsi nella piccola e media impresa, evitando cosi di lasciare questa terra meravigliosa che riserva bellissime sorprese che vanno solo evidenziate, apprezzate da tutti i consumatori regionali, consumando un “made in Calabria” di eccellenza che non ha nulla da invidiare ad altri nazionali che ben tutti conosciamo ed acquistiamo a volte , senza sapere che in Calabria abbiamo di meglio, come allo stesso modo la politica dovrebbe legiferare per questo settore come in altre regioni d’Italia, affinchè tutti gli operatori e produttori dello stesso possano essere più sostenuti e tutelati, essendo anche loro delle risorse produttive regionali. Una birra di qualità , rafforzata anche dalla preziosa e incontaminata acqua dell’altopiano silano che dona quella ricchezza che abbinata ai vari malti, luppolo ed ingredienti vari, alla sapiente arte del Mastro Birraio Anselmo, arricchito dalla sua conoscenza, esperienza e passione, ha prodotto una pregevole birra che ha guadagnato un ‘importante secondo posto alla CEREVISIA 2024 con la corposa e fruttata 1059, sigillando di fatto l’unica presenza di una birra di Calabria arrivata nella fase finale e premiata a Perugia.
Ad Maiora Semper ai giovani calabresi Anselmo Verrino e Lucia Franco, con l’auspicio sincero di aver sempre più eccellenti bollicine di Calabria, per festeggiare questo importante premio nazionale e quelli che in futuro arriveranno.