Leggendo la stampa e le testate online, apprendiamo di una proposta con mozione consiliare di due On.li Consiglieri Regionali quali Ciconte e Greco che proporrebbero o richiederebbero il giro dei Bronzi nel mondo per farli apprezzare maggiormente al grande pubblico di appassionati, studiosi e turisti , spostandoli da REGGIO CALABRIA , fermo restando che rivolgiamo il massimo rispetto per entrambi politici , altresì vagliando che le statue sono patrimonio dell’ Unesco, quindi patrimonio del mondo e non solo di Reggio Calabria ed evitando inutili campanilismi, siamo trasparentemente contrari a questa proposta.Nel lontano luglio 2013 , il comitato “Monasterace nel cuore”, movimento d’opinione, constatando che i lavori di consegna del museo reggino tardavano, il restauro dei Bronzi o meglio la pulizia e la formazione della piastra anti-sismica , erano pronti e le statue continuavano a rimanere chiuse dietro una vetrina -laboratorio in palazzo Campanella , sede del Consiglio Regionale della Calabria,distesi, coricati, si decise insieme ai ragazzi del comitato che ,si e’ sempre battuto per la valorizzazione e tutela dei tesori storici della nostra terra, di produrre una provocazione -petizione , chiedendo ed esplicitamente dicendo “Meglio tre mesi a Kaulon MONASTERACE, IN PIEDI CHE TRE ANNI A REGGIO CALABRIA CORICATI. Seguì campagna mediatica intensa che duro’ sette giorni e raccolse 550 firme, poi inviate alle autorita’ competenti. A questo appello istantaneamente ,si unirono i cugini dello stretto di MESSINA, che in una ferma e” provocatoria”posizione dell’allora giunta comunale che si costitui chiaramente , presentando una normale istanza di accoglierli a MESSINA, visto che da queste parti , tutto rimaneva immobile e l’apertura del museo tardava. Una considerazione e’ d’obbligo, se i bronzi SAREBBERO DOVUTI uscire da Reggio Calabria e dalla loro naturale casa, si sarebbe dovuta sfruttare la grande opportunità che abbiamo perso , quella della vetrina mondiale dell’EXPO DI MILANO, li bisognava fare sacrifici a spostarli, con tutte le difficoltà logistiche, di sicurezza e di conservazione delle stesse quali hanno bisogno. La migliore delle valorizzazioni e’ saperli apprezzare a casa nostra , avviando politiche ricettive, sinergiche nel globo , con gli addetti ai lavori , cercando da calabresi di offrire un pacchetto turistico di livello medio alto, per attrarre i visitatori a Reggio e non solo, avviando proprio dai BRONZI DI RIACE , quell’itinerario regionale archeologico -storico e turistico che questa regione , non solo merita ,ma PRETENDE per le innumerevoli perle luccicanti di storia e arte quale detiene ed invidiata da tutta Europa e non solo. Non possiamo pensare altro che si tratti di una campagna mediatica strumentale politica , che ha del lodevole per l’interessamento nei confronti delle stesse inestimabili opere d’arte, ma che di certo non gioverebbe per come e’ stata partorita. Valorizziamoli a casa nostra, anche se la tendenza oggi e ‘ di spostare opere d’arte nel mondo, normali opere d’arte, ma tra spostare un prezioso quadro del 600 e due statue del V Sec a.C., di difficoltà ve ne passa. FACCIAMO RIMANERE A CASA NOSTRA I BRONZI DI RIACE, cercando di valorizzarli ed apprezzarli prima noi calabresi , cercando e lavorando sodo e professionalmente per fargli spiccare il volo della Forte e Guerriera dignità Amazzone che li farà galoppare verso traguardi di vittorie , abbattendo i muri , cominciando ad essere ATTORI PRINCIPI a casa nostra, accogliendo in maniera intelligente e produttiva, gli assetati appassionati d’arte , storia e turisti , nella nostra splendida Calabria e nella casa naturale di Reggio Calabria, diventata dopo essere stati ritrovati nella piccola Riace, limitante alla gloriosa citta’ di KAULONIA, sede di un area archeologica di pregio e rilevante importanza, accoppiata a un allestitissimo MAK , dove regna il piu’ giovane MOSAICO DEL DRAGO, che sarebbe dovuto essere , se proprio vogliamo dirla tutta, il loro Guardiano Naturale.
trasparenzacalabrese.it
Gianpiero Taverniti