“Il presidente Occhiuto lo aveva detto pochi giorni dopo il suo insediamento… e l’ha fatto! Pian piano tutti i nodi della Regione Calabria stanno venendo al pettine, come si suol dire. Ed il capitolo aeroporti ha senz’altro un ruolo chiave nella strategia che come nuovo corso politico regionale ci siamo dati da ben prima delle elezioni di ottobre”.
Le parole sono dell’On. Francesco Cannizzaro e il riferimento alla cosa fatta è la scelta della Giunta regionale di assumere la titolarità della gestione aeroportuale calabrese, riportandola in capo al pubblico. Una trattativa complessa, ma gestita in maniera lineare e trasparente. Diversamente dal passato.
Anche secondo il parlamentare reggino: “Tanto chiacchiericcio, sterili dibattiti e inutili task-force… questo è stato in grado di fare la Sinistra in merito all’Aeroporto di Reggio Calabria in 6 anni di Regione con Oliverio e 8 di Comune con Falcomatà, senza mai affrontare realmente il problema che loro stessi hanno provocato. Io invece oggi più che mai non solo confermo ciò che ho sempre detto – sostiene il deputato di Forza Italia – ma rilancio, perché metteremo in pratica quello che nessuno ha mai fatto: riammodernamento totale e messa in sicurezza dell’aerostazione; abbattimento delle limitazioni; coinvolgimento di altri vettori; rafforzamento dei voli principali con ITA; ruolo di prim’ordine nella strategia di collegamenti regionali e oltre lo Stretto; reinserimento del personale ex Alitalia di Reggio Calabria. Dateci tempo e fiducia, e saranno questi i risultati” spiega determinato l’On. Cannizzaro, rivolgendosi ai reggini, per poi dare anche una stoccata a chi storce il muso davanti a queste affermazioni: “a chi spesso tira in ballo i 25 milioni di euro del mio emendamento, voglio solo dire che a breve saranno l’unico, fondamentale sostentamento per RIVOLUZIONARE una volta per tutte l’Aeroporto dello Stretto.
E a chi mi ricorderà che sono passati 2 anni, etc etc, voglio solo ricordare quattro basilari elementi che hanno caratterizzato questo lasso di tempo: 2 ondate di pandemia, 2 elezioni regionali in 18 mesi, crisi Alitalia e passaggio a ITA, caos Sacal.
Il resto è noia. E il tempo è galantuomo…” conclude Francesco Cannizzaro.