La clamorosa notizia ha già fatto il giro del vasto comprensorio dell’alta Locride, della Cauloniade e della Vallata dello Stilaro. L’ufficio agricolo di Caulonia Marina, già sede zonale dell’ispettorato provinciale agricoltura e oggi emanazione della Città Metropolitana di Reggio Calabria, è stato chiuso e il personale trasferito presso l’Unità Territoriale di Locri. Un fulmine al ciel sereno per le migliaia di agricoltori della zona, per le associazioni di produttori e, anche, per i sindacati in agricoltura della vasta area interessata. E sì, perchè l’Ufficio Agricolo di Caulonia “contava” un bacino d’utenza impressionante, da Pazzano e Stilo a Roccella Jonica. Dall’oggi al domani, dunque, per “ragioni organizzative”, l’importante e fondamentale struttura ha dovuto lasciare Caulonia, per trasferirsi a Locri. Eppure, da anni, da più parti, si chiedeva il potenziamento della stessa, elogiando il razionale atteggiamento delle Istituzioni che, con l’appoggio del Comune di Caulonia, avevano permesso la nascita di una sorta di cittadella dei servizi, se si considera che l’ufficio in questione era situato a pochi metri: dall’Ufficio Postale; dalle sedi ARSAC /Azienda Regionale per i Servizi e lo Sviluppo in Agricoltura) Calabria, Ceda (centro divulgazione agricola) n. 18 e Ufficio Riordino Fondiario; dall’istituto tecnico agrario; dalla postazione territoriale del 118 e dagli uffici dell’azienda sanitaria provinciale; dalle scuole di ogni ordine e grado. Un punto ottimale, quindi, per offrire servizi, con la massima efficienza ed efficacia, alla vasta utenza agricola del territorio. La struttura che era posta proprio al centro del comune jonico reggino (che, è bene ricordarlo, è il terzo per estensione, della provincia di Reggio Calabria con i suoi oltre 100 chilometri quadrati e con un territorio che conta ben 1800 ettari di agrumi e migliaia di ettari di ulivo, di bosco, di seminativi) rappresentava un punto strategico e di grande utilità. Eppure, il modello dissipativo di soppressione degli enti utili, qual è l’ufficio in questione, sembra avere prevalso. Della vicenda si sta, ora, occupando la vice sindaco di Caulonia, l’avvocato Caterina Belcastro (nella foto sotto), che della Città Metropolitana è esponente di spicco. “Farò tutto il possibile per affrontare questa problematica, che coglie anche noi di sorpresa, e per trovare delle soluzioni adeguate” – ha espresso Katy Belcastro – “sono consapevole” – ha continuato – “dell’importanza di questo come di altri uffici pubblici, che sono presenti sul nostro territorio, e mi batterò, come ho sempre fatto, per valorizzarne le specificità, le potenzialità, le risorse professionali e umane che ne caratterizzano,” – ha concluso – “positivamente, la presenza.”
La vice Sindaco di Caulonia, avvocato Caterina Belcastro