Si è spento, a soli 45 anni, il giornalista Alessandro Vento, un genio nell’ideazione di sistemi editoriali tanto che la società da lui fondata, nel 2010, D-Share, è diventata leader nel mercato delle tecnologie per i media come progetti digitali e soluzioni software per editori, broadcaster, radio e agenzie di stampa.
Nato a Trapani il 31 dicembre 1977, era giornalista professionista iscritto all’Ordine di Sicilia dal 11 ottobre 2000. Figlio di Pietro Vento, giornalista ed editore di Trapani Sera, aveva mosso i primi passi nella professione negli anni ’90 nel quotidiano del Gruppo Ciarrapico “Oggi Sicilia”, per poi passare al quotidiano romano Il Tempo e approdare prima in Rcs Mediagroup occupandosi di tecnologie per il Corriere della Sera e poi al Gruppo Espresso per la Repubblica. Nel 2010, la scelta di dare vita a D-Share che, tra i suoi clienti illustri annovera testate prestigiose come The Guardian, New York Times, Le Figaro, El País, Clarin.
Una tappa importante della sua carriera è stata segnata dalla realizzazione del sistema editoriale dell’Agenzia Italia, tant’è che l’allora direttore Riccardo Luna propose all’editore Eni di rilevare la maggioranza del pacchetto azionario della società.
Nel febbraio scorso in Sicilia aveva debuttato con la app di informazione “Sallo!”. «Finalmente, – ricorda il collega Massimo Razzi su la Repubblica – avrebbe potuto mettere insieme ruolo tecnico ed editoriale. Fare tecnologia per se stesso editore e per la società (Aladino srl) che aveva fondato con Mario Parroco e altri amici. E di nuovo coinvolse me, Giuseppe Smorto e un gruppo di giovani giornalisti (tutti assunti in regola) per una nuova start-up editoriale. E scelse come base la Sicilia dove era nato e aveva (tra Trapani e Palermo) fortissime radici».
«Quando cominciammo, poco più di un anno fa, – spiega Razzi – Alessandro aveva già scoperto da nove mesi di avere un tumore grave. Giustamente ne rifiutava lo stigma, ne parlava con riservatezza, ma era certo di farcela. E a vederlo lavorare ci pareva a tutti un’impresa possibile: una riunione a Milano con i pubblicitari, un salto in aereo a Palermo, anche per amicizia e qualche piccola trasgressione alimentare. Ma tra giugno e luglio la sua situazione è peggiorata e anche Sallo! ha dovuto fermarsi.
Alessandro si aggrappava (e noi con lui) ai progetti aperti, alle idee e alle visioni, alla speranza di avere ancora un po’ di tempo con i suoi figli. In un giorno di giugno aveva cancellato tutti gli appuntamenti per una partita di basket con Paolo: “Mi ha stracciato – raccontava – ma è stata una delle giornate più belle della mia vita”.
Una vita molto bella e troppo breve. Alessandro ci mancherà e mancherà di riflesso anche ai lettori, perché sono persone come lui che fanno la bellezza dei giornali».
Alessandro è morto nella sua casa di Milano, dove viveva a anni. Lascia la compagna Carolina e i figli Paolo e Carolina, di 15 anni e 13 anni.
I funerali saranno celebrati a Milano domani, martedì 29 agosto, alle 11 nella Chiesa parrocchiale di Santa Maria Segreta, in piazza Nicolò Tommaseo.
Alla famiglia e ai colleghi il profondo cordoglio del Direttore e della Redazione di Giornalisti Italia. (giornalistitalia.it)