R. e P.
In merito alle dichiarazioni emerse nelle ultime ore, ritengo necessario intervenire per fare chiarezza ed evitare speculazioni e fraintendimenti che rischiano di danneggiare la mia persona e, di riflesso, il lavoro e l’impegno di chi ha davvero a cuore il Locri.
Fino a oggi ho preferito mantenere il silenzio per non alimentare polemiche inutili, consapevole che l’unico obiettivo debba essere la partita contro il Pompei e la salvezza. Tuttavia, quando vengono messe in discussione la mia integrità e il mio operato, non posso rimanere indifferente.
L’ex allenatore Domenico Zito ha parlato di presunte “pressioni” o “indicazioni sui convocati” come motivazione delle sue dimissioni. Voglio ribadire con assoluta fermezza che queste affermazioni sono totalmente prive di fondamento. Non c’è mai stata alcuna interferenza da parte mia nelle scelte tecniche dell’allenatore, né in questa stagione né in passato. La gestione della squadra è sempre stata rispettosa delle regole e delle decisioni dello staff tecnico, senza alcun tipo di condizionamento esterno.
Se il mio intervento può essere stato interpretato come un’ingerenza, allora è giusto chiarire che il mio unico intento è stato quello di tutelare la giustizia, la correttezza e il rispetto dello spogliatoio. In occasione della trasferta a Siracusa, ho semplicemente ritenuto giusto sottolineare l’importanza di dare spazio a quei giocatori che hanno lottato fin dall’inizio della stagione con impegno e sacrificio. Trovo inaccettabile che il riconoscimento del loro lavoro venga strumentalizzato o trasformato in un pretesto per attaccare me e l’ambiente Locri.
Le dichiarazioni di Zito, oltre a essere infondate, sono piene di contraddizioni. Non permetterò che interessi personali o dinamiche estranee al bene della squadra possano minare la mia credibilità e il mio operato. Inoltre, mi preme ricordare che lo stesso Zito aveva già manifestato più volte l’intenzione di dimettersi e che ha abbandonato la squadra in un momento cruciale, a un’ora dalla partenza per una trasferta fondamentale.
Detto questo, ribadisco con forza che il mio unico pensiero è rivolto alla partita di domenica contro il Pompei. Il Locri ha bisogno di unità, concentrazione e compattezza. Il nostro obiettivo è la salvezza, non le polemiche.
Infine, voglio chiarire che mi tutelerò in ogni sede opportuna contro queste affermazioni lesive della mia persona. Saranno avviate tutte le azioni legali necessarie affinché venga fatta piena luce su questa vicenda e affinché la mia immagine e la mia integrità vengano rispettate.
Cesare Polifroni