Si è conclusa ieri pomeriggio, nella splendida cornice di Santa Trada, la prima edizione del convegno “Neo Pedia” che ha affrontato temi di neonotologia e pediatria con particolare riferimento alla gestione delle emergenze e all’endicronologia. Il convegno, al quale hanno partecipato circa oltre 100 professionisti tra pediatri, medici e infermieri, è stato presieduto dalla dott.ssa Mariarosa Calafiore, Presidente della Unità Operativa Complessa di Pediatria dell’Ospedale “Santa Maria degli Ungheresi” di Polistena (RC).

All’inaugurazione del convegno ha partecipato la famiglia del prof. Antonino Nicolò – neonatologo e pediatra e storico primario dell’Unità Operativa Complessa di Neonatologia, TIN e Nido del Grande Ospedale Metropolitano del GOM – scomparso all’inizio di quest’anno, cui la dott.ssa Calafiore ha dedicato questo convegno con un momento iniziale in Sua memoria. Primo ricordo dalla sua scomparsa, che ha registrato un grande momento di commozione in platea, anche chi non ha avuto il piacere di conoscerlo e di lavorare con lui: uomo e professionista di alto spessore che ha dato lustro alla nostra città e regione a tutti i livelli.

La responsabilità me la assumo io” – con questa frase del prof. Nicolò la dott.ssa Calafiore ama ricordare il prof. Nicolò che ha tracciato la sua formazione professionale come neonatologa e pediatra e che oggi permea la sua quotidianità alla guida della sua squadra. “Era un leader nel vero senso della parola – prosegue la dott.ssa Calafiore – capace di prendersi carico delle situazioni più complesse, sollevando gli altri dal peso dell’incertezza e della paura”.

“Il reparto guidato dal dottore Nicolò non era solo un luogo di lavoro, era una famiglia. Lui sapeva come creare un ambiente di affiatamento tra tutti noi, dai medici agli infermieri, fino al personale ausiliario. Condividevamo le fatiche, le difficoltà, ma anche i momenti di gioia e soddisfazione. Questo spirito di unità e collaborazione – conclude la dott.ssa Calafiore – era una delle sue più grandi eredità, e ancora oggi ne sentiamo l’impatto.”

Carmelita Nicolò ha concluso questo emozionante momento che è stato ripreso con commozione da tutti i relatori all’inizio degli interventi. Un convegno che è proseguito con un pomeriggio e una mattinata di lavori intensi e molto apprezzati, da relatori, moderatori e partecipanti per l’elevato livello scientifico dell’evento, la volontà di confrontarsi e collaborare tra ospedale e territorio e la magnifica sede dell’evento.

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